Koopmeiners taglia con il passato, anche a parole. Lui nella Juventus si vede difensore
Quasi un anno e mezzo dopo il suo arrivo per 60 milioni di euro dall'Atalanta, la rivelazione, con lo zampino di Spalletti: quel Teun Koopmeiners con il quale la Juventus credeva di aver rinforzato il proprio centrocampo offensivo, più nello specifico la trequarti, è in realtà un difensore. O comunque si sente tale, come ha spiegato lo stesso parlando ai microfoni della stampa dopo l'1-1 di Champions League contro lo Sporting CP che per lui è stata la seconda presenza di fila dal 1' nel ruolo di braccetto di sinistra.
Basta sentire cosa ha detto Koopmeiners, per capire che l'equivoco non è (stato?) di quelli da poco: "In questa posizione mi sento molto bene, non sono un attaccante che può giocare spalle alla porta come ho giocato nelle altre partite e l'ho detto anche alla società. Mi sento molto meglio in questo ruolo, l'ho fatto anche in Olanda: voglio spingere con la palla".
Insomma, Koopmeiners non si sente granché un giocatore offensivo. Forse, più che a questa dirigenza della Juventus, meritava un avviso quella precedente che l'ha preso pensando di utilizzarlo in un certo modo. O magari ai suoi allenatori del passato, coi quali però parrebbe proprio aver chiuso, almeno a parole. Voto 6 per l'olandese nelle pagelle di TMW di Juventus-Sporting CP 1-1: "Spalletti ha deciso che la sua seconda vita in bianconero deve essere da difensore centrale. Non si nota molto, ma non per forza questo deve essere un difetto quando occupi zone tanto delicate".
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