Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / atalanta / Il Due di Piccari
Inter la più forte, Roma la più credibile. Milan “Max” delusione, Napoli: Conte il responsabile. Bologna da ChampionsTUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:51Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Inter la più forte, Roma la più credibile. Milan “Max” delusione, Napoli: Conte il responsabile. Bologna da Champions

Come tutte le settimane torna la rubrica del direttore di Tmwradio Marco Piccari, che affronta i temi principali dell’undicesima giornata di serie A Due di Cuori Forti segnali di potenza nel campionato arrivano dall’Inter. La squadra di Chivu batte la Lazio e balza in testa, mostrando tratti di forza travolgente. Il gioco propositivo e scorrevole non manca: in mezzo al campo, il dinamismo di Barella e le geometrie di Calhanoglu sono una garanzia di qualità, e davanti si segna tanto. Con i due gol alla Lazio, sono 26 le reti del miglior attacco della Serie A. Certo, i 12 gol subiti non ne fanno una squadra impenetrabile, ma la capacità di creare e concretizzare sopperisce ai limiti difensivi. Rimane, senza dubbio, la squadra più forte del campionato: negarlo sarebbe un peccato calcistico. Se l’Inter è la più forte, la Roma è la squadra al momento più credibile nella corsa al titolo. A differenza dei nerazzurri segna meno — 12 gol in 11 partite — ma può contare sulla miglior difesa del torneo, con appena 5 reti subite. Contro l’Udinese vince 2-0, mostrando ancora una volta solidità e incisività: qualità importanti che, unite ai principi di gioco del Gasp, sempre più visibili (squadra aggressiva e votata a fare la partita), rendono la Roma una formazione estremamente affidabile nella zona alta della classifica. Entrambe le squadre hanno mantenuto tratti distintivi dei precedenti allenatori: nell’Inter si intravede la forza impetuosa dei tempi di Inzaghi, nella Roma la solidità difensiva di Ranieri. Continuità. Al momento, Inter e Roma sono le più accreditate per la lotta al titolo. Chiudo con il Bologna, che batte in maniera netta e convincente il Napoli. Si parla tanto del Como e di Fàbregas, e poco dei rossoblù. La squadra di Italiano gioca meglio, è più offensiva e anche più bella da vedere. È il Bologna ad aver intrapreso il percorso dell’Atalanta e oggi può ambire alla zona Champions, scalzando una delle big. Due di Picche In questa giornata, i rossoneri di Allegri sono la “Max” delusione. Esagero? Non credo: il pareggio con il Parma è una mezza sconfitta. Sulla carta, era la partita più abbordabile tra le grandi, e per di più i gialloblù avevano diverse assenze. A peggiorare il tutto, il doppio vantaggio sprecato. Una prestazione a metà, segnata da una mancanza di concentrazione che si ripete troppo spesso. Ancora un altro 2-2 e sette punti buttati contro squadre in lotta per la salvezza. Contro queste avversarie non bastano le giocate dei singoli o il “corto muso”: serve attenzione fino alla fine. È proprio in questi campi che si costruiscono le grandi stagioni. Da Allegri e dal Milan, con un solo impegno a settimana, mi aspettavo di più sia nei risultati sia nell’atteggiamento in questo avvio. Sette punti regalati nella zona bassa della classifica sono già troppi per parlare di scudetto. Frenate del genere rischiano di compromettere anche la corsa Champions. Se al Milan manca attenzione, nel Napoli è svanita quell’energia positiva che aveva caratterizzato la scorsa stagione, culminata con lo scudetto. Conte è preoccupato, e la sconfitta contro il Bologna apre profonde riflessioni. Il gruppo appare scarico, mentalmente e fisicamente, e anche la proposta di gioco latita. Nell’ultima partita: un solo tiro in porta e zero occasioni create. La magia sembra svanita. I giocatori seguono ancora il tecnico? È la domanda a cui Conte deve dare una risposta, ritrovando energia e una formula per riattivare il Napoli. La sua pesantezza comincia a diventare insostenibile, basta alibi e frasi ad effetto prenda esempio da Chivu. L'allarme in casa Napoli suona forte, il rischio di ripetere una stagione post-scudetto come quella del 2022-23 è dietro l’angolo. E attenzione: la responsabilità è solo di mister Conte. La società ha fatto il suo. La Juve, invece, pareggia in casa contro un buon Torino, ma fa un passo indietro rispetto alle prime due partite con Spalletti. Qualche strappo di Conceição, un buon primo tempo di Koopmeiners — ora più attivo — ma davanti Vlahovic e Yildiz non hanno inciso, e la manovra è apparsa casuale. La solita generosità non basta. Questa normalità, alla Juve, va eliminata al più presto: altrimenti anche l’obiettivo minimo, ossia il quarto posto, diventa difficile. Chiudo con l’Atalanta: brutta sconfitta interna con il Sassuolo, secondo KO consecutivo e meno punti di Torino e Cremonese. La Dea si è smarrita, e Juric è ormai al capolinea. Jolly Il jolly lo pesca il Pisa, con Idrissa Touré: il suo gol regala ai toscani la prima vittoria in campionato. Storico.