La vittoria di Chivu: contro la Lazio segnale di lealtà e fiducia da un'Inter sempre più sua
Dal punto di vista di Cristian Chivu, quella contro la Lazio è stata una vittoria dal sapore speciale. L’Inter ha risposto con carattere e maturità, mostrando sul campo tutto ciò che il tecnico rumeno aveva chiesto nei giorni precedenti: concentrazione, intensità e fame. "Voglio vedere una squadra dominante fin dal primo minuto", aveva detto alla vigilia. Detto, fatto. Dopo appena tre minuti, infatti, Lautaro Martinez ha sbloccato il match con un destro preciso su assist di Bastoni, indirizzando subito la serata sui binari giusti.
Da quel momento in poi, la Beneamata ha giocato con sicurezza, alternando momenti di gestione a folate verticali, senza mai concedere il controllo del gioco agli uomini di Sarri. Barella e Dimarco hanno incarnato al meglio l’idea di calcio di Chivu, costruendo l’azione che al 62’ ha portato al raddoppio di Bonny, esempio perfetto di coralità e sincronismo (altro che vice-Thuram). L'allenatore ha poi apprezzato la solidità difensiva della squadra, capace di contenere i tentativi di Zaccagni, Isaksen e Pedro, con Sommer sempre attento e un ritrovato Acerbi al centro della retroguardia.
I cambi della ripresa hanno dato infine nuova energia: Zielinski e Pio Esposito hanno portato freschezza e personalità, contribuendo a chiudere la gara in controllo. Il successo di quest'undicesimo turno di Serie A vale non solo i tre punti e il primo posto in classifica, ma soprattutto la conferma di un’identità chiara, costruita sulla mentalità, sul rispetto di ogni avversario e sul lavoro quotidiano. Esattamente quei principi fondamentali con cui il giovane tecnico ha conquistato lo spogliatoio.











