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Fontana: "Il Trapani senza penalità sarebbe fra le prime. Nel C incertezza fino alla fine"TUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Scarpetti
Oggi alle 15:19Serie C
di Tommaso Maschio

Fontana: "Il Trapani senza penalità sarebbe fra le prime. Nel C incertezza fino alla fine"

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L'allenatore Gaetano Fontana è intervenuto nel corso del programma " A Tutta C" in onda su Tmw Radio e sul canale 61 del digitale terrestre per parlare dei temi della Serie C partendo dal Girone C: "Il Trapani, comunque, da subito, anche a causa della penalizzazione, ha cercato di imprimere un ritmo impressionante. Senza la stessa sarebbe sicuramente lì davanti a giocarsela con quelli che stanno guidando il gruppo. Un gruppo che, per i valori di queste squadre, a mio avviso rimarrà incerto fino alla fine, perché quando si parla di Benevento, Cosenza, Salernitana, Catania che in questo momento è in vetta alla classifica, parliamo di blasoni molto importanti che faranno di tutto per restare in scia e poi giocarsi l’ultimo scatto nella parte finale. Parliamo di realtà con bacini da Serie B, già pronte a livello di struttura e pubblico, con un traino formidabile e investimenti economici adeguati all’ambizione di vincere un campionato complicatissimo." Restando nel Girone C, partiamo dal Cosenza: retrocessione dolorosa, allenatore nuovo, criticità societarie, rosa non ricchissima. Ti aspetti qualcosa di importante dal Cosenza? "Io ritengo che il Cosenza sia una delle squadre più forti del girone negli undici. Probabilmente non ha una rosa profonda come Catania o Benevento e questo, alla lunga, può pesare. Nonostante le difficoltà iniziali, Buscè ha saputo ricompattare il gruppo e dargli un’identità precisa. I valori della squadra stanno emergendo. A questo punto la società deve fare una scelta: se vuole tentare di tornare in Serie B deve necessariamente mettere qualcosa in più a disposizione di Buscè. Nel corso del campionato possono capitare intoppi, squalifiche, infortuni, cali di forma, e poi ci sono i playoff. Il Cosenza ha le potenzialità per giocarsi le sue chance, ma serve un supporto maggiore per offrire più soluzioni all’allenatore." Passiamo alla Salernitana. Il pareggio di ieri non è stato accolto con grande entusiasmo, una piazza che arriva da una doppia retrocessione e che ha voglia di riprendersi un ruolo. Dove può crescere ancora? "Io credo che la Salernitana stia affrontando il campionato più difficile tra le retrocesse perché viene da una doppia retrocessione. L’ambiente, da più di un anno, non vive momenti di grande armonia con la proprietà. Quando rinnovi completamente una squadra, compresa la guida tecnica, puoi migliorare e migliorerai quando ci sarà maggiore conoscenza tra tutte le componenti. Non può esserci un background come quello del Catania, che lavora da due anni con Toscano e con un gruppo collaudato. La sconfitta di Benevento e questo pareggio inaspriscono le emozioni perché ci si vede allontanare dalla vetta. Ma se vissuto nella maniera adeguata, questo momento può essere determinante per una crescita ulteriore." Su Catania e Benevento: due squadre solide, piene di entusiasmo "I risultati determinano l’entusiasmo. L’allontanamento di Auteri non credo sia stato un risultato di campo, visto il piazzamento e la vittoria di Foggia. Il Benevento è una squadra importante, costruita per stare davanti. Auteri si era affidato a giocatori che conoscono bene la categoria e sanno come si vince. Hanno inserito altri elementi che danno ancora più valore al gruppo. Stanno facendo grandi risultati e l’entusiasmo crescerà. Il mercato invernale potrà spostare equilibri, ma questo campionato si deciderà anche allo sprint." Sull’equilibrio del Girone meridionale, dove ogni partita diventa decisiva "Conosco il Girone meridionale e posso dire che le difficoltà non dipendono solo dalla qualità delle squadre, che c’è in tutti e tre i gironi, ma dalle condizioni ambientali. Ogni trasferta è spigolosa. Anche la prima in classifica, se va a Picerno, vince con difficoltà perché sono realtà che non ti concedono nulla. L’ambiente annulla i gap tecnici: sono piazze calde, focose, che ti spingono oltre le risorse naturali. Per questo le partite diventano tutte giocabili." Passiamo al Girone centrale: testa a testa Ravenna–Arezzo, con l’Ascoli terza forza "Il Ravenna ha fatto un mercato importante, rivoluzionando la squadra con giocatori che conoscono la categoria. La sorpresa è che un gruppo quasi nuovo abbia trovato così in fretta un’intesa vincente. Quando arrivano i risultati cresce l’entusiasmo, dentro e fuori. Il mercato dice chiaramente che il Ravenna non nasconde le proprie ambizioni: Viola è un giocatore stra-importante e quando si integrerà sarà determinante. L’Arezzo ha perso il derby, ma queste partite riaccendono entusiasmo e voglia di battaglia in piazze come Livorno. L’Ascoli può avvicinarsi, visto lo scivolone dell’Arezzo e il turno di riposo del Ravenna. Deve spingere, ma non è scontato: il Forlì è in un buon momento, gioca con una leggerezza diversa rispetto alle squadre obbligate a vincere." Sul Girone A, dominato dal Vicenza "Sta confermando quello che si pensava all’inizio: nulla di più e nulla di meno. Il Cittadella ha avuto bisogno di tempo per riassorbire la delusione della retrocessione. Se non avesse perso le partite iniziali, probabilmente poteva infastidire di più il Vicenza. Il Vicenza sta facendo un campionato a sé: gruppo confermato, innesto di Gallo che viene da una recente vittoria, tutti gli ingredienti al posto giusto. Ma nulla è vinto: l’esperienza di Alessandria insegna che anche con 10-12 punti di vantaggio bisogna mantenere il passo. A Vicenza lo sanno bene." Riflessione sulla Triestina, in grande difficoltà dopo la penalizzazione "Stiamo parlando di casi limite, dove è difficile lavorare con una spada puntata alle spalle. Ogni punto lasciato può diventare determinante. Diventa complicato tenere attenzione, concentrazione e ambizione. Dispiace tantissimo: Trieste, come Parma e Rimini, ha professionisti che lavorano con ciò che hanno a disposizione solo per sopravvivere. Parliamo di persone che non hanno contratti importanti e che vivono difficoltà reali con le loro famiglie. Bisognerebbe fare riflessioni serie prima di permettere a certe società di iniziare percorsi destinati a durare poco." Sull’appello di Marani alle società "Ho avuto modo di conoscerlo al Master di Coverciano: una persona disponibilissima, perbene. Credo nella sincerità del suo messaggio. Ha parlato con verità e forza: se non avete la possibilità, non iscrivetevi. Il pensiero va ai tifosi che soffrono profondamente per le loro squadre. Anche noi, oltre a essere professionisti, siamo stati tifosi e capiamo perfettamente cosa significhi vivere momenti così."