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Bologna, ecco Massimo: dopo Marazzina c'è Pessina, il nuovo Gladiatore del Dall’AraTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 07:45Serie A
di Leonardo Nevischi

Bologna, ecco Massimo: dopo Marazzina c'è Pessina, il nuovo Gladiatore del Dall’Ara

Una notte che il Dall’Ara non dimenticherà. Il Bologna di Vincenzo Italiano supera 2-0 il Napoli campione d’Italia in carica, regalandosi tre punti pesantissimi che proiettano i rossoblù a sole tre lunghezze dal primo posto ed un nuovo eroe: Massimo Pessina, portiere classe 2007, gettato nella mischia dopo appena quattro minuti e capace di tenere inviolata la porta al suo esordio assoluto in Serie A. La serata era iniziata nel modo peggiore per i rossoblù: Lukasz Skorupski ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un rinvio che gli ha causato un risentimento alla coscia destra. Come se non bastasse, Italiano non aveva nemmeno a disposizione il secondo portiere Federico Ravaglia, fermato alla vigilia da una distorsione alla caviglia sinistra. E così, tra lo stupore generale, è arrivato il momento di Pessina — un diciassettenne che fino a poche settimane fa difendeva la porta della Primavera e che ora ha scritto una pagina di storia bolognese. Al suo ingresso, il Dall’Ara è esploso in un coro unico: “Massimo! Massimo!”, come fosse il Gladiatore di Ridley Scott e rispolverando un vecchio coro che apparteneva a Marazzina (un altro Massimo, capace di segnare 45 reti in 119 presenze con i felsinei in Serie B). I compagni lo hanno circondato e incoraggiato, mentre il preparatore dei portieri Vincenzo Sicignano non ha trattenuto le lacrime dopo il triplice fischio, abbracciandolo a lungo. "Mi sono emozionato anche io" ha detto Daniel Niccolini, vice di Italiano, nel post gara. Impossibile non farlo. Trentamila persone sugli spalti a celebrare un ragazzino neanche maggiorenne: roba da cinema. Sul campo, il Bologna ha risposto con la maturità delle grandi squadre. Dopo un avvio da psicodramma, è stato Thijs Dallinga a sbloccare il match, trovando il suo primo gol stagionale in Serie A e rompendo un digiuno che durava da sei mesi (l’ultima rete risaliva alla penultima giornata del campionato scorso, contro la Fiorentina). Nella ripresa, a chiudere i conti ci ha pensato Jhon Lucumì, che ha firmato la prima gioia della sua carriera in Serie A con un colpo di testa imperioso sotto la Curva Bulgarelli. Il Napoli ha provato a reagire, ma ha sbattuto contro la compattezza rossoblù e la sorprendente sicurezza del giovane Pessina, applaudito a ogni intervento dal pubblico di casa. Al triplice fischio, il Dall’Ara si è trasformato in una festa collettiva: i compagni hanno sollevato in aria il loro baby portiere, eroe inatteso di una serata perfetta. Il Bologna di Italiano torna a sognare l’Europa, ma più di ogni altra cosa, questa vittoria racconta di coraggio, cuore e appartenenza. E di un ragazzo di 18 anni che, in un soleggiato pomeriggio di novembre, ha scoperto cosa significa diventare grande.