Bologna, Cambiaghi tiene i piedi per terra: "Scudetto? No, è troppo. Anche se nel calcio..."
"Il livello che abbiamo raggiunto è alto". Non ha dubbi l'esterno del Bologna Nicolò Cambiaghi, che si è raccontato questa mattina ai microfoni del La Gazzetta dello Sport, parlando della forza del gruppo: "Siamo uniti e ci vogliamo bene, c’è davvero una coesione quasi famigliare. In campo poi giochiamo un calcio che diverte, di alta intensità, alla ricerca del risultato sempre e contro tutti".
C'è chi parla di Scudetto...
"Noooo dài (sorride). Troppo… Oh, poi se arriva lo prendo: il calcio è strano… Noi dobbiamo continuare a fare della nostra casa il solito luogo sicuro e vivere tutto quel che di bello c’è. Cosa abbiamo dimostrato battendo il Napoli? Che al Dall’Ara è tosta per tutti, di essere attenti, saper sfruttare i momenti e tenere un risultato anche contro squadre più forti".
Quei due minuti con la maglia azzurra contro Israele?
"Non ho toccato palla ma non importa. Ero felice e concentrato.Mi sono ripetuto “È tutto vero Nic”. Italiano mi ha detto: “Avrei pagato per poter vivere un’emozione”. Anche a lui devo qualcosa. Cosa sogno adesso? La Champions. L’anno scorso non entrai in lista per il brutto infortunio al ginocchio: vorrei tornarci, conoscerla, canticchiare quella canzoncina…".
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