Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Rangnick, che bordata: "United, chi decide e perché? Spesi 800 milioni per il 15° posto"

Rangnick, che bordata: "United, chi decide e perché? Spesi 800 milioni per il 15° posto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:04Calcio estero
di Yvonne Alessandro

Ralf Rangnick, attuale commissario tecnico dell’Austria, ha avuto un’esperienza poco fruttuosa nella sua carriera da allenatore ed è stato al Manchester United tra 2021 e 2022 come coach ad interim. In un’intervista a SPORT, l’allenatore tedesco ha commentato l’arrivo di Ruben Amorim, focalizzandosi sul percorso fatto fin qui al netto dell'Europa League persa in finale.

"Da quando me ne sono andato, hanno speso 700, 800 milioni di sterline e la squadra è arrivata al 15° posto. Hanno cambiato allenatore molte volte. Ora c’è ancora Amorim, che è un ottimo allenatore, ma se alla fine non dovesse funzionare, ne arriverà un altro, con il suo nuovo sistema di gioco o filosofia, porterà altri giocatori... E questo ci riporta a quanto dicevamo all’inizio su Johan Cruyff. Deve esserci qualcuno che decida quale sia la pianificazione", ha evidenziato Rangnick.

Inevitabile pensare ai fasti gloriosi di un tempo dei Red Devils: "Penso che dobbiamo tornare al 2013, quando Sir Alex ha lasciato il club. E quando lui era ancora lì, era la mente di tutto. Probabilmente ha anche portato molte persone importanti al club. E quando se ne è andato, alcune di queste persone probabilmente hanno lasciato il club con lui. Da allora, penso che il club abbia un problema di leadership: chi prende davvero le decisioni e perché le prende?".

E ancora: "Sono davvero le persone migliori per quel ruolo? Posso solo dire che, nei sei mesi in cui sono stato lì, era difficile capire, anche per me come allenatore principale, chi stesse prendendo le decisioni. Con chi potevo parlare? Se volevamo acquistare nuovi giocatori, era difficile. C’erano delle persone, ma alla fine era tutto complicato".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile