Mignani padre buono e misericordioso: “Francesconi? Merita un abbraccio”
Il Cesena riesce a vincere per la prima volta una gara al Manuzzi, grazie alle reti del ritrovato Shpendi e del sempre più decisivo e fondamentale Berti. Peccato però, in un momento di apparente gestione del match, aver subìto il gol che poi ha riaperto la partita e ha condannato il Cavalluccio a soffrire fino all’ultimo secondo. Di seguito il commento del tecnico dei bianconeri Michele Mignani nel post partita: “Siamo molto soddisfatti di questa vittoria: la squadra ha approcciato bene la gara, con attenzione e intensità. C’è stato un momento nel primo tempo in cui la Carrarese ha mosso palla con continuità, ma senza creare particolari pericoli. Noi siamo stati bravi ad aspettare, a leggere i momenti e a colpire quando abbiamo accelerato. Forse potevamo sfruttare meglio qualche occasione in più, ma nel complesso è stata una prova di maturità. La squadra ha dimostrato di saper gestire una partita che dura novanta minuti, restando compatta anche nei momenti di difficoltà. Sono contento del risultato, della prestazione e soprattutto del fatto che abbiamo regalato una vittoria al nostro pubblico: era importante tornare a vincere in casa e consolidare il percorso che stiamo facendo”.
I bianconeri sono riusciti a vincere avendo in campo giocatori o alla prima presenza stagionale da titolare o che comunque hanno avuto uno scarso minutaggio finora. “Questo è un assist per sottolineare i meriti di un gruppo eccezionale. Si possono menzionare quelli che oggi hanno giocato, ma anche chi non è sceso in campo lavora con intensità e serietà durante la settimana, e questo fa la differenza. Se non hai ventidue o ventitré giocatori che si allenano con la stessa mentalità, non puoi mantenere questo livello di rendimento. È merito loro, tutti danno il massimo per la squadra, e questo mi rende davvero felice”.
Francesconi, anche nel ruolo di play, ha dimostrato di poter dire la sua e meritarsi lo spazio che sta trovando tra gente ben più esperta e quotata. “Matteo ha tantissimi pregi e qualche difetto, ma quando finisce la partita merita sempre una stretta di mano e un abbraccio. È un ragazzo che dà sempre tutto, su entrambe le fasi di gioco, e riesce a garantire equilibrio e qualità. Anche oggi ha fatto un’ottima prova e ce lo teniamo stretto”.
Alla decima giornata di campionato, la truppa di Mignani si trova al secondo posto insieme al Monza e la vetta dista solo una lunghezza. Ma è ancora troppo presto per tirare fuori dalla corsa per la promozione squadre che ora stanno rendendo sotto le aspettative. “Dieci giornate sono poche per trarre conclusioni definitive. Alla lunga, però, ognuno raccoglie quello che merita e i valori veri vengono sempre fuori. Ci sono squadre costruite molto bene, con organici sopra la media, che appena risolvono qualche problema iniziale possono risalire rapidamente. Io però preferisco guardare in casa nostra: pensare al lavoro quotidiano, crescere e credere in quello che stiamo facendo. Gli episodi possono cambiare una partita, ma l’importante è mantenere sempre i nostri principi di gioco e di gruppo: alla lunga, il lavoro paga.
Delle altre squadre non voglio parlare… di recente ho sentito una chiacchierata di un allenatore che ne citava un altro - chiaro è il riferimento allo scambio di battute in lontananza fra Paolo Bianco e Pippo Inzaghi, tecnici rispettivamente di Monza e Palermo -, io preferisco parlare solo della mia squadra”.






