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Il sorteggio Champions non poteva andare meglio di così. Il vero pericolo è gennaio: da Skriniar a Leao, solo coi rinnovi si può resistere! E poi c'è la lista di Conte...

Il sorteggio Champions non poteva andare meglio di così. Il vero pericolo è gennaio: da Skriniar a Leao, solo coi rinnovi si può resistere! E poi c'è la lista di Conte...TUTTO mercato WEB
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martedì 8 novembre 2022, 17:04Editoriale
di Raimondo De Magistris
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per Tuttomercatoweb.com dal 2008, inviato al seguito della Nazionale

Innanzitutto c'è da ringraziare Hamit Altintop. L'ex centrocampista turco che ha costruito in Germania la sua carriera ad alti livelli, e poi ha fatto anche una comparsata al Real Madrid, nel sorteggio di ieri è stato particolarmente benevolo nei confronti delle italiane. Anzi, non poteva esserlo di più. Perché quando al tramonto del sorteggio l'incubo PSG stava per trasformarsi in realtà, Altintop ha consegnato al Napoli l'Eintracht Francoforte. Ha estratto dal cilindro il coniglio migliore. Campione in carica della scorsa Europa League, certo, ma il migliore avversario possibile al pari del Club Brugge. Ndicka, Kamada, Kolo Muani e Mario Götze non sembrano oggi rappresentare un vero ostacolo per chi ha battuto il Liverpool e stravinto contro l'Ajax. Per chi in Serie A non ha mai perso.
Pur col dovere di non sottovalutare l'avversario, il Napoli partirà coi favori del pronostico e lo stesso lo si può dire per l'Inter perché il Porto era la migliore avversaria possibile partendo dalla seconda fascia. Un anno fa andò malissimo, il Liverpool poi finalista. Questa volta un amico, un ex nerazzurro come Sérgio Conceição. A chi ha in mente il Benfica di Schmidt c'è da dire che no, il Porto non è a quei livelli: né a livello di gioco, né di individualità. Ha un'ottima tradizione europea e una buona tenuta difensiva ma con l'addio di Luis Diaz ha perso tanto della sua imprevedibilità offensiva. E il Milan? C'erano da scansare le tre ingiocabili (Real Madrid, Bayern Monaco e Manchester City) e sono state scansate. Poi col Porto capitato ai cugini restava ben poco: Tottenham o Benfica. E sono capitati gli spurs, che vuol dire giocarsela alla pari. Anche qui: non male per chi era in seconda fascia...

A febbraio sarà ancora così? Skriniar e Leao: rinnovo o addio
Detto quindi di una mano di Altintop particolarmente generosa, c'è da ragionare in prospettiva. Non tanto prevedere come le squadre si ritroveranno dal punto di vista fisico dopo il Mondiale e più in generale tra oltre tre mesi, ma cominciare a tratteggiare i contorni di un mercato di gennaio che non sarà un banale mercato di gennaio. Perché sembra di capire che ci sarà maggiore disponibilità a spendere (anche in Italia) e perché il Mondiale ecciterà presidenti e direttori, pronti ad azzuffarsi per calciatori semisconosciuti fino a due settimane prima.
A gennaio si spenderà e ci sono alcuni club, come il Chelsea, che proveranno a completare una rivoluzione le cui pesanti basi sono già state messe in estate. Sul finire di agosto, i blues hanno messo sul piatto 80 milioni di euro per Rafael Leao: rifiutati. Erano pochi e saranno pochi tra due mesi. Ma se nel frattempo la trattativa per il rinnovo del contratto del portoghese resterà nello stesso pantano in cui è attualmente, ecco che il Milan avrà il dovere di ascoltare le offerte irrifiutabili. Ovvero, offerte da 120 milioni di euro in su. Anche se non saranno tutti cash, soprattutto se nell'affare verrà inserito quell'Armando Broja su cui il Milan continua a informarsi.
Per le ragioni che vi abbiamo spiegato qualche giorno fa, oggi il rinnovo di Leao ha troppi punti interrogativi e poche certezze. E se è vero che con quei soldi ci sarebbe poi la possibilità di costruire una squadra in prospettiva ancor più forte, è altrettanto vero che nell'immediato quella del portoghese sarebbe una grave perdita. Soprattutto, appunto, pensando al doppio confronto col Tottenham.
Viaggia su fili diversi la vicenda Milan Skriniar. Perché se da un lato ci sono maggiori possibilità di arrivare alla firma per il rinnovo, dall'altro i tempi impongono delle scelte. Senza rinnovo di contratto lo slovacco va ceduto a gennaio e quindi al PSG, così da incassare almeno una ventina di milioni di euro, ovvero i soldi che da Parigi sono disposti a spendere per anticipare di sei mesi il suo acquisto.
Inter e Milan saranno quindi chiamate a resistere alle offerte invernali per Skriniar e Leao ma ragionando razionalmente - e non solo in funzione di ottavi abbordabili - solo coi rinnovi di contratto sarà possibile mettersi al riparo.

Da quando è arrivato Conte il Tottenham ha già speso 170 milioni di euro. E non si fermerà
E poi, infine, c'è da fare i conti con gli altri. E soprattutto con Antonio Conte. Sappiamo quanto il manager leccese sia esigente nelle sue richieste di mercato e quanto a Londra, col presidente Levy, abbia trovato terreno fertile. Da gennaio 2022 in avanti sono arrivati Bentancur, Kulusevski, Richarlison, Perisic, Bissouma e non solo, per una spesa complessiva di 170 milioni di euro. E Conte spera che a gennaio 2023 possano esserne spesi quasi altrettanti, con la minaccia sottintesa che senza un mercato importante difficilmente rinnoverà il contratto in scadenza a giugno. In Inghilterra i rumors già impazzano: da Kessié a Ziyech, passando per Gordon. Per Conte si prepara una nuova faraonica campagna acquisti ed è questo, insieme all'incertezza che gravita attorno a Leao, a poter cambiare gli equilibri di un doppio confronto che oggi è tra i più equilibrati nel tabellone degli ottavi.

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