Franchi, la Fiorentina resta attaccata a Funaro. Si parlerà anche di un momentaneo spostamento
Sono giorni di grande dibattito sul futuro del Franchi, dopo l'annuncio della sindaca Funaro sui ritardi dei lavori che riguardano in primis la Curva Fiesole. La Fiorentina ha risposto affermando che rivaluterà così la sua eventuale partecipazione al progetto, preparando un dossier da recapitare nelle mani del Comune di Firenze. Nei prossimi giorni la società viola consegnerà a Palazzo Vecchio un documento con tutte le proprie valutazioni sul tema stadio, ribadendo la volontà, nonostante tutto, di rimanere attaccata alla partita Franchi, con la considerazione che la sindaca Funaro resta un’interlocutrice credibile con cui dialogare. Questo è ciò che filtra dal club di Commisso, secondo la Repubblica (ed. Firenze) che torna stamani sull'argomento sottolineando sostanzialmente una "non chiusura" da parte della Fiorentina che fa tirare un sospiro di sollievo al Comune.
Tuttavia, dopo una prima reazione a caldo che faceva presagire burrasca le interlocuzioni tra Comune e Fiorentina ripartiranno, con la società viola vogliosa di capire gli scenari futuri. Il primo che il rimpianto principale nasce nel 2019, quando il progetto Franchi presentato da Commisso fu bocciato dalla Soprintendenza, il secondo che con la nuova giunta a Palazzo Vecchio le interlocuzioni andranno avanti, seppur adesso in un clima di ulteriore incertezza per tempi e costi. In tal senso la società viola sta predisponendo un documento con tutte le proprie valutazioni sul tema stadio che verrà poi consegnato alla sindaca Funaro. Incontri a breve, nel giro dei prossimi giorni non sono previsti ma con il documento la Fiorentina conferma di non essere totalmente fuori dalla partita Franchi.
Le domande principali a cui la società viola cerca risposta riguardano tempi e costi. Come è possibile partecipare a un eventuale project financing per il secondo lotto dei lavori senza andare oltre la scadenza del 2029 come tempo limite per la fine del progetto? In caso di partecipazione a quanto ammontano precisamente i milioni mancanti per completare l’opera? Quanto sarà lunga la concessione e come saranno gestite le future aree commerciali a stadio finito? Sono questi gli interrogativi principali che emergono dal Viola Park. Nei prossimi incontri si parlerà anche di un eventuale spostamento della Fiorentina da Firenze per permettere l’avanzamento dei lavori, con la consapevolezza però che se la società vorrà rimanere al Franchi da Palazzo Vecchio ci sarà la massima disponibilità a rimodulare il cronoprogramma dopo il 2027.






