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Pioli e la Fiorentina, un'attesa estiva durata più di un mese per un'avventura già finita
È sempre più vicino ormai il momento della seconda separazione professionale tra la Fiorentina e il suo allenatore Stefano Pioli. Il suo corso 2.0 in riva all'Arno è durato appena tre mesi e mezzo e 14 partite tra Serie A e Conference League, per un cammino a due velocità. In campo nazionale zero vittorie e sei sconfitte nelle prime dieci gare della Serie A, in Europa invece soltanto vittorie tra il doppio turno preliminare contro gli ucraini del Polissya e le prime due uscite nel maxi-girone, contro i cechi del Sigma Olomouc e gli austriaci del Rapid Vienna.
A qualcuno farà specie ripensare oggi alle modalità del ritorno alla Fiorentina di Stefano Pioli. Sì, perché di fatto la società toscana, che si era comunque mossa già dietro le quinte, ha atteso per oltre un mese il momento della risoluzione di Pioli con l'Al Nassr in Arabia Saudita, completando l'acquisizione solamente il 12 luglio, rendendolo il tecnico di questa Serie A ufficializzato più tardi, assieme a Nicola.
D'altronde c'erano in ballo ancora 12 milioni di euro netti e un anno di contratto rimanente con i sauditi per Pioli, comunque 'ricompensato' dalla Fiorentina con un accordo triennale da 9 milioni netti complessivi. Giusto il tempo di qualche settimana e le stesse parti coinvolte adesso trattano per risolverlo, quel contratto.
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