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La cura Conference funziona ancora per la Fiorentina. Pioli applaude finalmente Fagioli
Come spesso è accaduto nel recente passato, la Conference League ha un effetto balsamico per curare le ferite che la Fiorentina si procura in campionato. In Europa, infatti, è tutta un'altra storia per la squadra di Stefano Pioli, che dopo il 2-0 al debutto contro il Sigma Olompouc, replica anche a Vienna imponendosi sul Rapid per 0-3. A riprendere da dove aveva iniziato è Cher Ndour, che sale a due gol nella competizione e offre una prestazione da migliore in campo assieme ad Edin Dzeko, autore del gol del raddoppio che di fatto ho chiuso il match (QUI le pagelle). Sul finale di gara c'è gloria anche per Albert Gudmundsson, che con il sinistro mete a segno il suo decimo gol in maglia viola e fa respirare i suoi in vista del campionato contro il Bologna.
In generale, però, la Fiorentina è autrice probabilmente della miglior gara stagionale, per la gioia di Pioli che nel post partita ha dichiarato: "Credo che da questi momenti si esca non cercando di fare tante cose meglio ma puntando su una situazione specifica. Oggi puntavamo su essere una squadra determinata, una squadra feroce dal punto di vista dell'aggressività, dei duelli, della pressione. Abbiamo avuto delle buone risposte e magari la prossima partita faremo un altro passettino in avanti su un'altra situazione. Le risposte sono state quelle giuste, la partita l'abbiamo interpretata bene e sappiamo che il campionato è un'altra situazione. Adesso ci dobbiamo ributtare dentro con grande attenzione e determinazione. La settimana prossima ci vedremo impegnati tre volte con degli avversari importanti".
A brillare sono stati soprattutto i due centrocampisti Nicolò Fagioli e Hans Nicolussi Caviglia, di una qualità superiore rispetto al modesto centrocampo degli austriaci. Soprattutto sull'ex Juve, Pioli ha detto: "Cambiare le gerarchie? Dipende da loro. C'è sempre qualcuno in testa a un allenatore che parte più avanti e qualcuno che parte un po' più sotto. Se quelli che sono sotto li superano, giocano. L'allenatore ha bisogno di risultati e la squadra ha bisogno di vincere le partite. Ci sono state due buone risposte, è vero. In questo momento, fino ad oggi, in Conference abbiamo incontrato buoni avversari, ma di un livello inferiore, secondo me, al nostro campionato. Però le risposte ci sono e l'allenatore le tiene sicuramente presenti".
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