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Dalle critiche di maggio agli ultimi striscioni. Pradè-Fiorentina: cronaca di un addio annunciatoTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
Oggi alle 12:30Serie A
di Niccolò Righi

Dalle critiche di maggio agli ultimi striscioni. Pradè-Fiorentina: cronaca di un addio annunciato

In casa Fiorentina è, sportivamente parlando, saltata la prima testa e non poteva essere che quella del direttore sportivo Daniele Pradè. Con un comunicato pubblicato negli ultimi minuti sul sito ufficiale, il club viola ha annunciato ufficialmente la fine del proprio rapporto con l'ormai ex dirigente. "ACF Fiorentina comunica, di comune accordo, di aver interrotto in data odierna il rapporto professionale con il Direttore Sportivo Daniele Pradè" si legge. "La Società, a partire dal Presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine con il Direttore Generale Alessandro Ferrari, ringraziano sentitamente il Direttore per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità". Una decisione, inevitabile, maturata probabilmente al termine dell'ennesima contestazione che ha colpito la città, fatta questa notte dai tifosi viola i quali hanno tappezzato la città con una serie di striscioni fortemente critici con l'operato della società, dell'allenatore e dei giocatori, penultimi in campionato ancora a secco di vittorie dopo nove giornate. Ma, come detto, il rapporto era ormai ai ferri corti da tempo. Nonostante qualche protesta, la crisi vera e propria si è aperta al termine della scorsa stagione quando, a seguito delle dimissioni di Raffaele Palladino, la Curva Fiesole pubblicò un duro comunicato in cui per la prima volta al ds vennero chieste le dimissioni: "Daniele Pradé, simbolo di una gestione sportiva fallimentare che va avanti da anni, principale responsabile della disaffezione di un intero popolo. Direttore: se hai un briciolo di dignità, cosa della quale dubitiamo, segui l'esempio del 'figlio Palladino': levati dalle pa**e!". Pradè al termine del mercato rispose che soltanto con il lavoro sarebbe stato possibile trasformare le critiche in applausi, ma con i risultati che non sono arrivati i supporters viola sono tornati a farsi sentire ad ottobre, durante la partita con la Roma, dove spuntò un biglietto distribuito tra i tifosi che recitava: "Lo scrivemmo a fine maggio, dopo la fine della scorsa stagione e Il tempo, ahinoi, ci sta dando nuovamente ragione. Dato che chi avevamo esplicitamente individuato come principale responsabile del caos sportivo nel quale ci ritroviamo da anni, non ha avuto ovviamente il coraggio di dimettersi, dati gli INTERE$$I ormai sempre più palesi, invitiamo il presidente Commisso e la dirigenza a fare quello che sarebbe stato giusto fare ormai da tempo: cacciare Daniele Pradè per il bene della Fiorentina”. Poi la chiosa finale: “Con la chiarezza che ci contraddistingue comunichiamo che questa sarà L’ULTIMA volta che la Curva Fiesole tratterà questo argomento in queste modalità. A buon intenditore poche parole!". L'ultimo atto di protesta si è visto una settimana fa al Franchi, dopo il gol - poi annullato - a Dallinga, che ha fatto esplodere di rabbia il Franchi. Gli striscioni, dunque, sono stati l'ultima goccia in un vaso ormai ricolmo da tempo.