Hermoso? No grazie. Ma l'Inter deve prendere un difensore: Bijol è fuori budget
L'Inter ha un grosso problema da risolvere il più in fretta possibile. Manca un centrale di difesa, forse due (dubbio già sollevato con l'addio a parametro zero di Milan Skriniar): la situazione De Vrij è nota ormai da tempo, Francesco Acerbi ha dimostrato di essere affidabile sul piano mentale, non dal punto di vista fisico. L'unica nota di merito, ad oggi, è l'aver evitato l'ingaggio di Mario Hermoso, che tra infortuni e prestazioni rivedibili ancora non ha scaldato i cuori giallorossi. Una richiesta di Simone Inzaghi e che rientrava anche nei parametri di Oaktree, ma che ad oggi non ha dato nessun valore aggiunto ai capitolini.
I nomi sul taccuino della squadra mercato sono parecchi e ben assortiti. Su tutti piace il solito Jaka Bijol, ormai da diverso tempo, ma i parametri sono abbastanza fuori mercato: l'Udinese chiede almeno 25 milioni di euro, l'unica ipotesi sarebbe il prestito a gennaio con diritto di riscatto. Ma difficilmente dalle parti di Udine sacrificheranno un pezzo pregiato con una formula a senso unico.
Baccin nel frattempo prosegue i casting in Sudamerica, Marco Di Cesare - argentino con passaporto italiano oggi al Racing - è uno dei profili più interessanti, il classe 2002 può rappresentare una valida alternativa, ma tutto dipenderà anche dalle richieste economiche che arriveranno da Avellaneda. Di mezzo ci sarebbe anche il vecchio interesse per Giorgio Scalvini, reduce dal grave infortunio al ginocchio: la valutazione dei bergamaschi rimane proibitiva, per meno di 50 milioni sarà difficile impostare qualsiasi trattativa.
Tanti nomi, ma al di là dei paletti piazzati dalla nuova proprietà - età non oltre ai 30 anni, costo contenuto, esperienza - serve muoversi con discreto anticipo, per evitare inutili aste, ma soprattutto per far fronte a un calendario sempre più intasato. Perdere un difensore a fine anno potrebbe essere un grosso problema, perderne due un errore imperdonabile da non commettere assolutamente.