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6 ottobre 2001, Beckham manda l'Inghilterra ai Mondiali. Con una punizione eternaTUTTO mercato WEB
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di Andrea Losapio

6 ottobre 2001, Beckham manda l'Inghilterra ai Mondiali. Con una punizione eterna

Il 6 ottobre del 2001, all'Old Trafford di Manchester, David Beckham vive la sua personale redenzione. Ultimo minuto, la Grecia sta vincendo per due a uno contro l'Inghilterra, in quella che è l'ultima sfida del girone di qualificazione Mondiale verso Giappone e Corea. La storia parte però da lontano, perché il 30 giugno del 1998, al Mondiale di Francia, si gioca Argentina contro Inghilterra. Una partita geopoliticamente fondamentale. Falklands contro Malvinas, Maradona e la Mano di Dios. Vincono gli argentini, 2-2 a fine tempi regolamentari, 4-2 ai rigori. David Beckham viene espulso per un fallo di reazione su Diego Pablo Simeone, in un momento decisamente importante. Minuto quarantasei, il mondo ha conosciuto poco prima Michael Owen con una giocata eterna e Beckham lascia l'Inghilterra in inferiorità numerica. Quel girone di qualificazione Mondiale verso la competizione nippocoreana era iniziato malissimo. Un cambio di allenatore. E dopo la sconfitta contro la Germania, in Inghilterra, arriva addirittura una vittoria per 1-5 contro i tedeschi, fuori casa, che porta l'Inghilterra a giocarsi il primo posto nell'ultima partita. Al novantesimo Tre Leoni sotto e una punizione da trenta metri, Beckham la spedisce telecomandata all'incrocio, con la Germania che finirà agli spareggi. Un momento rivissuto da Beckham: "Quello è stato il momento in cui i tifosi inglesi mi hanno perdonato per quanto era successo qualche anno prima. Per me, personalmente, è stata la redenzione per quanto successo, perché fino a quel momento c'era sempre quella nuvoletta per l'espulsione. Quel gol contro la Grecia ha fatto dire ai tifosi che mi hanno disdegnato per anni: "Ok, ci siamo, andiamo avanti adesso". Per me è stato un momento speciale". Sheringham aveva chiesto di batterla: "Vattene Ted, non riesci nemmeno ad arrivare alla porta".