Cherki decisivo con il Manchester City: un anno fa costava troppo per le italiane
Un anno fa Rayan Cherki era stato inseguito dalle società nostrane. Perché il Lione aveva delle difficoltà economiche e cedere uno dei suoi pupilli poteva essere una buona mossa. In particolare era stata l'Atalanta a seguirlo, ma la richiesta del Lione spaventava: 35 milioni di euro, più 4 all'anno per lo stipendio. Forse perché lo stesso calciatore sapeva che avrebbe avuto grande mercato in estate.
Non aveva torto, obiettivamente. Cherki è ora un pilastro del Manchester City, autore del secondo gol con cui gli uomini di Guardiola sono riusciti a battere il Nottingham Forest quest'oggi, dopo avere assaltato la porta avversaria senza successo per più di un tempo. Con un Mondiale in ballo a brevissimo giro di posta, Cherki rimarrebbe ancora un Under 21 ma è destinato a giocare con la maglia della maggiore proprio fra Stati Uniti, Canada e Messico. Un acquisto straordinario per un club che, di fatto, ha trovato l'erede di Mahrez.
"Credo di aver disputato la migliore stagione della mia carriera - aveva spiegato nel momento del passaggio al City - perché sono riuscito a far parlare solo delle cose positive: i miei passaggi, i dribbling... Non sento molti parlare delle critiche infondate che ho subito. Pochi giocatori avrebbero mantenuto il sangue freddo e reagito. Sono soddisfatto della mia stagione, anche se posso fare 18 volte meglio. Oggi il mio unico desiderio è quello di essere in campo". Forse non 18, però finora sono 23 presenze in tutte le competizioni, con sei gol segnati e nove assist. Numeri straordinari per chi è arrivato in Premier League solamente qualche mese fa.
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