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Liberateci da una nuova stagione da incubo. Responsabilità di tutti non solo di Tudor (che pure ne ha e tante)TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli
per Bianconeranews.it

Liberateci da una nuova stagione da incubo. Responsabilità di tutti non solo di Tudor (che pure ne ha e tante)

Liberateci dall’incubo. E' l’appello è rivolto a tutti, nessuno escluso: proprietario, direttore generale, allenatore e squadra. Tutti colpevoli in parti uguali. La sconfitta di Como, dopo 5 pareggi consecutivi apre di fatto la prima crisi della stagione, con gli stessi argomenti di appena qualche mese fa. Cambiano gli interpreti ma i problemi restano i soliti. E la pazienza dei tifosi diminuisce, la fiducia scivola sotto i tacchi, la paura di essere nuovamente sprofondati in una stagione da incubo torna a farla da padrone. Siamo seri, qui di Juve c’è rimasto, ad oggi, soltanto il nome. Dove è finita la voglia di lottare, la voglia di crederci, di sentirsi orgogliosi della maglia che si indossa, dove è finita la consapevolezza di essere alla Juve? E non ci metto volutamente la qualità, perché in questa squadra di top class, e nessuno si offenda, non ce ne sono, né chi siede in panchina, né chi scende in campo. Lo sappiamo e ne siamo consapevoli, ma l’atteggiamento visto a Como è inaccettabile.

Non è servito neppure lo stimolo di agganciare la vetta, nulla di nulla. Per carità qualche occasione, qualche azione contrassegnata da un pizzico di sfortuna, ma ci rendiamo conto che, con tutto il rispetto,  giocavamo a Como? Che sarà come dice Tudor una finta piccola, ma che non può essere una squadra da far tremare le gambe. Eppure approccio sbagliato, gol preso da dilettanti e partita incartata in men che non si dica. Questa è la dimensione della Juve? Fatecelo sapere con grande onestà, almeno i tifosi sapranno con certezza con chi anche quest’anno avranno  a che fare. Tuttavia, permettetemi l’illusione, non credo di aver di fronte una squadra cosi “ scarsa” . Pia illusione? Può essere e sono pronto a ricredermi. Certo, ci manca un Modric a centrocampo, male ormai atavico, e siamo stati sfortunati in difesa, ma è accettabile non segnare in due partite consecutive quando hai una batteria di attaccanti comunque ampia e non di ultimi arrivati?

E’ accettabile giocare con “ palla a Conceicao o Yildiz e qualcosa accadrà?” E’ possibile che David sembri la fotocopia del giocatore che era in Francia? La risposta è no, almeno per quanto mi riguarda. Non siamo la squadra più forte ma neppure una compagine da sesto settimo posto. Tutte colpe di Tudor? Certo che no, ma una domanda va posta: se Comolli non era convinto fino in fondo della scelta a giugno, perché si è comunque rinnovato il contratto? Mancanze di alternative credibili? Forse, ma essere punto a capo al 20 di ottobre non mi pare una grande cosa. Cosi come fanno rumore, troppo, le parole di Tudor rispetto alla gestione del mercato. Il paragone con il Como, dal quale poi ne è scaturita una polemica con Fabregas che, tirato in ballo ha giustamente risposto, acuiscono le divergenze e i rumurs su mal di pancia e malumori che ci sarebbero tra dirigenza e tecnico. Spesso è  preferibile un bel silenzio che parole al fulmicotone in una situazione già abbastanza delicata.      

Parlare di panchina da cambiare, di ultime chance da qui alla prossima sosta: non ne possiamo più, ci piacerebbe avere un progetto solido e chiaro, almeno nelle intenzioni. Oppure anche questa deve restare una pia illusione? L’appello è per tutti da Elkann a Comolli, da Modesto a Chiellini fino a Tudor. Liberateci da questo incubo, del quale al momento ognuno per la sua parte è decisamente responsabile.