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tmw / juventus / Editoriale
E adesso via le mani dai fianchi, bisogna correre verso l'impresaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:15Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

E adesso via le mani dai fianchi, bisogna correre verso l'impresa

Si, io ci credo alla rimonta scudetto della Juventus. Una cosa che non immaginavo neanche lontanamente soltanto qualche mese fa, quando ero avvilito per una programmazione ancora una volta sbagliata, la scelta di cominciare con Tudor, con una rosa che non era costruita per lui, con scelte e letture limitate da parte del croato e i soliti sogni di mercato tramutatisi in incubi e fantasmi. E invece...

E invece Comolli ed Elkann hanno capito che dovevano correggere da subito questo errore, che non si poteva aspettare come fu fatto con Motta nella passata stagione, che si doveva cambiare rotta il prima possibile. Sotto tutti i punti di vista. E che libero da ogni impegno c'era l'uomo giusto: Luciano Spalletti. L'ex ct della Nazionale, con il dente avvelenato per come si era conclusa la sua esperienza sulla panchina azzurra, che aspettava con ansia il treno giusto per riprendersi la credibilità perduta, per ricominciare a forgiare uomini dal fuoco e costruire progetti vincenti. E quando lo ha chiamato la Juventus non gli pareva il vero.

Il tempo di conoscere la squadra, di farsi riconoscere da loro, di commettere anche i primi errori di formazione o di cambi in corso, la maggior parte proprio contro il Napoli e poi di prendere finalmente in mano la Juventus. Due vittorie nitide e belle contro Bologna al Dall'Ara e Roma all'Allianz hanno fatto capire a tutti che la medicina sta funzionando, che la Juventus è pronta a rialzarsi e riprendere a correre, e ora, con un calendario sulla carta più agevole c'è l'occasione di salire ai primi quattro piani e iniziare la scalata alla vetta. Perché ora nulla deve essere considerato impossibile dalla Juventus. Da ora ogni dettaglio fa la differenza, come quelle mani sui fianchi che Spalletti non vuole vedere più. Il difensore non ha finito il suo lavoro una volta recuperata palla e fatto ripartire l'azione; l'attaccante non è libero di rifiatare dopo un gol fatto o sbagliato. Si gioca insieme dal primo all'ultimo secondo, si resta concentrati sempre, e l'obiettivo deve essere di gruppo non più individuale. Quindi sono bandite le mani sui fianchi, si corre tutti insieme fino alla fine.

Poi, siccome il calcio è cambiato, e siccome la difesa della Juventus, pur recuperando lo straordinario Bremer, non ha più la BBC, proteggere il risultato non è più una possibilità. Quella che deve essere protetta è la vittoria, e c'è una sottile sfumatura. Il risultato lo puoi proteggere con le barricate, la vittoria la proteggi non smettendo di rincorrerla. Ed è questo che vuole Spalletti. Si prende gol e si è avanti solo di uno? Allora si va a segnare ancora, ci si alza, si tiene l'avversario lontano dalla propria porta e, per quanto possibile, si conserva il più a lungo il possesso della palla ma senza ostinarsi a camminare in orizzontale, si punta in avanti. Verso l'obiettivo. 

Che sia un Natale magico per tutti voi e per chi crede che nulla sia impossibile se ci credi davvero.