
Barillà a RBN: “No alla mediocrità. La Juve non è Vlahovic-dipendente. Allegri via? Non mi stupirebbe”
Bianconeri al lavoro in vista derby contro il Torino, di scena sabato allo Stadium. La Curva tornerà a tifare, anche se la protesta continuerà fino a quando non verrà trovato un accordo con la società rispetto alla possibilità di portare dentro lo stadio striscioni, tamburi e megafoni. Intanto fa discutere il pareggio in casa dell'Atalanta, soprattutto la prestazione della squadra che sotto questo aspetto pare involuta nelle ultime tre gare. Allegri insiste con il quarto posto come obiettivo, convinto che Inter, Milan e Napoli siano più attrezzate per la corsa scudetto. I tifosi si dividono sulle reali ambizioni di Danilo e compagni e rispetto al futuro del tecnico. L'importanza di Vlahovic. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Antonio Barillà de La Stampa.
Il pari contro l'Atalanta dunque ha aperto la discussione sull'involuzione della squadra sotto il profilo della prestazione. Qualcuno sostiene ci si debba abituare ad una sorta di mediocrità. Sull'argomento la pensa così Barillà: “Spero di no, anche perché bisogna riconoscere che non è stata una prestazione all'altezza. In generale non abbiamo visto una bella partita, l'Atalanta è stata complice nella prima parte, invece si è data da fare nella seconda. Va quindi riconosciuto che non c'è stato un gioco brillante, l'unica cosa importante è il risultato. Detto questo, va fatta una riflessione rispetto a questo 0-0- Se andiamo a controllare, la dea ha vinto tutte le gare interne, quindi alla fine bisogna sapere anche quando è opportuno dare un certo peso ad un pari, magari diverso da altri. Io credo che la squadra di Allegri debba sicuramente migliorare sul piano del gioco, ma forse dobbiamo dare il giusto valore ad un punto conquistato su un campo, dove non so quante squadre riusciranno ad ottenerlo. E' chiaro che la Juve negli ultimi anni ha perso molto sotto il profilo carismatico”.
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