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Lazio, così no! Vlahovic lancia la Viola e complica la corsa ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
domenica 9 maggio 2021, 07:40Editoriale
di Marco Valerio Bava
per Lalaziosiamonoi.it
fonte MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it

Lazio, così no! Vlahovic lancia la Viola e complica la corsa Champions

La squadra di Inzaghi crolla a Firenze, soccombe alla doppietta di Dusan Vlahovic e forse abdica dalla corsa Champions.

La Lazio crolla al Franchi, soccombe alla doppietta di Vlahovic e complica maledettamente la sua corsa Champions. Finisce 2-0 per la Fiorentina la partita del sabato sera. Primo tempo equilibrato, con la Lazio a fare la partita, ma troppo propensa a perdere equilibrio e distanze tra i reparti e allora in ripartenza i viola si fanno più volte pericolosi. Il vantaggio arriva al 32’ con Vlahovic che approfitta di un errore in uscita di Acerbi. La ripresa biancoceleste, però, invece di offrire una reazione, porta con sé un campionario di errori forse mai visto. Errori tecnici, nervosismo, atteggiamento molle. E proprio sulla volontà, sulla malizia, la vince la Fiorentina che nel finale trova anche il raddoppio sempre con Vlahovic. Viola praticamente salvi, Lazio che rimane a quota 64 e aspetta i risultati delle altre. Ma ora la strada per la Champions è tutta in salita.

VLAHOVIC ROMPE L'EQUILIBRIO - Inzaghi s’affida a quella che, in questo periodo, è la sua formazione tipo e quindi Lulic sulla corsia mancina e Marusic nei tre di difesa con Acerbi che torna a presidiare la zona centrale dopo aver scontato la squalifica. Partita intensa sin dalle prime battute e al 3’ occasione per la Fiorentina con Ribery che conduce e sterza, cross tagliato per Bonaventura che tutto solo, però, colpisce male di testa e grazia la Lazio. Intensità si diceva, anche eccessiva, come nel caso di Venuti che sbraccia su Radu e si prende il primo giallo della partita. La Lazio gestisce il pallone, ma è ancora la Viola a mettere paura dopo una brutta palla persa da Immobile con la squadra sbilanciata in avanti: Ribery innesca Vlahovic che sembra pronto a involarsi solo verso Reina, ma Marusic è fantastico in tackle a dire no e bloccare il serbo. La Lazio prova a far gioco, ma la squadra di Iachini è rapida e pericolosa in ripartenza. Primo squillo laziale al 10’ e che squillo con un arcobaleno di Radu che trova Milinkovic sul secondo palo, sponda aerea per Correa che da due metri calcia debolmente e permette l’ottimo intervento di Dragowski. Il copione dei primi 20 minuti è piuttosto chiaro con la Lazio che tenta di fare la partita, gioca il pallone e la Fiorentina che s’abbassa con lo scopo di recuperare palla soprattutto negli intercetti e poi ripartire. Biancocelesti che si rifanno vivi dalle parti di Dragowski al 23’ con Radu che da azione d’angolo prova l’anticipo di testa, ma non coglie lo specchio. Brivido gelido sulla schiena della Fiorentina 120’’ dopo, con il filtrante di Radu per Immobile che vola verso la porta, apre il piatto e prende il palo, azione però cancellata dalla sbandierata del guardalinee. Scelta dubbia (per usare un eufemismo) di Maresca poco prima della mezzora, quando ammonisce Acerbi per un contatto (reciproco) con Vlahovic a 70 metri dalla porta laziale. La Lazio tenta di schiacciare l’avversario e col passare dei minuti comincia a collezionare occasioni e tale è quella del 30’ con Immobile che viene imbeccato da Milinkovic con un bel filtrante, ma Milenkovic è salvifico per la Fiorentina nel contrastare Ciro al momento del tiro. Ma nel momento migliore della Lazio a passare è la squadra di casa: Acerbi rinvia male, palla sui piedi di Biraghi con i biancocelesti in uscita, l’esterno serve Castrovilli e s’inserisce proprio alle spalle del 33 laziale, palla di ritorno e assist per Vlahovic che tutto solo e da due passi deve solo depositare in rete. La reazione della Lazio è rabbiosa, Milinkovic va a un passo dal pari, ma l’assistente di Maresca vede fuorigioco anche stavolta. La squadra di Inzaghi, però, a differenza delle ultime uscite, perde facilmente equilibrio e distanze e rischia di subire il raddoppio al 40’ con Pulgar che calcia dal limite sullo scarico di Ribery e trova la deviazione in angolo di Acerbi. 

NOTTE FONDA - La ripresa ricomincia con Milinkovic in campo nonostante il colpo al naso subito nel finale di primo tempo. Il serbo ha sanguinato abbondantemente, ma resta sul terreno di gioco. La Lazio si riversa in avanti, ma a mancare sono tutti gli elementi che possono dare pericolosità a una squadra: non c’è la precisione, non ci sono le scelte corrette col pallone tra i piedi e così Dragowski non corre pericoli nella prima parte di secondo tempo. Manca la luce, Luis Alberto non s’accende, va al piccolo trotto e la manovra laziale ne risente e pure Milinkovic cala vistosamente. L’occasione migliore è quindi ancora della Fiorentina, da palla inattiva è Pezzella a saltare più in alto di tutti e la palla sfiora il palo alla sinistra di Reina. Inzaghi allora inserisce Luiz Felipe, Andreas Pereira e Cataldi, escono Leiva (ammonito, salterà il Parma), Lazzari e Lulic. Il copione, però, non cambia perché i biancocelesti continuano a essere confusionari, a perdere gli equilibri con troppa facilità e allora Reina deve chiudere la porta sul sinistro di Vlahovic. Lazio senza idee, Inzaghi allora opera altri due cambi, escono Radu e Luis Alberto per Akpa Akpro e Muriqi. I secondi 45’ del Franchi sono una delle peggiori esibizioni stagionali della Lazio: nervosa, arruffona, spenta e anche i cambi dell’allenatore non offrono nulla se non molta confusione. E allora la prima parata di Dragowski arriva all’85’, facile però sul colpo di testa centrale e debole di Muriqi e il raddoppio della Fiorentina è la conseguenza di quanto si vede sul campo: corner da sinistra, Vlahovic sovrasta Luiz Felipe e coglie impreparato e poco reattivo (ancora una volta) Reina. Più cattivi, maliziosi, più vogliosi di prendersi i tre punti i viola e giustamente avanti. C’è tempo pure per il rosso a Pereira che finisce in modo inglorioso la sua partita e testimonia perfettamente la partita della Lazio.