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Morte Maradona, Firmani: "Il migliore in assoluto, ma non solo in campo. Ricordo ancora quando mi abbracciò"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 26 novembre 2020, 10:15News
di Leonardo Giovanetti
per Lalaziosiamonoi.it

Morte Maradona, Firmani: "Il migliore in assoluto, ma non solo in campo. Ricordo ancora quando mi abbracciò"

L'ex centrocampista della Lazio racconta il suo incontro con Maradona, definito un uomo speciale oltre che il miglior calciatore in assoluto.

Tra le sue tante esperienze, Maradona può contare anche quella di allenatore negli Emirati Arabi. Stiamo parlando dell'Al Wasl, squadra di Dubai in cui ha militato anche Fabio Firmani. Proprio l'ex centrocampista della Lazio ha raccontato ai microfoni di Radiosei il suo incontro con il 'Pibe de Oro'.

MARADONA - "Non è stato il mio allenatore, è arrivato dopo di me quando io avevo smesso. Il presidente me lo ha presentato in un paio di incontri. Una cosa che mi ha sorpreso fu quando gli chiesi una foto e lui, sapendo che avevo giocato con la Lazio, mi ha detto 'da oggi ti chiamo aquilotto' con un sorriso e un abbraccio che è difficile vedere da una star. Maradona è del popolo, chiunque può dire qualcosa su di lui. Era una persona e un uomo speciale, la sua forza non era solo da calciatore. Questa cosa deve venir fuori adesso. Non è stato uno dei migliori ma il migliore in assoluto. La sintonia che c'era tra la gente e Maradona ti fa capire che era di un altro livello. Se parliamo con delle persone di Napoli capiamo che è qualcosa che va oltre il calcio, quasi spirituale."

LA LAZIO - "Ci sta facendo divertire, peccato per quello che sta succedendo nel mondo perché ha un po' rovinato l'atmosfera che si era creata che c'era stata poche volte nella Lazio. Questo l'ha penalizzata l'anno scorso. È diventata una squadra importante e forte, è un piacere seguirla. I meriti sono condivisi tra allenatore, società e giocatori. È un gioiellino e speriamo riesca a dare continuità, non ci si può aspettare di meglio. Oltre ai risultati mi piacciono le persone che sono lì, sfido a trovare un giocatore della rosa non serio. C'è anche un attaccamento umano oltre che tecnico, questo è ciò che mi piace."