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Milan-Sparta Praga 1-0 al 45'. Dominio rossonero: Brahim segna, Ibra sbaglia dal dischetto
Milan in vantaggio di misura sullo Sparta Praga, anche se per quanto visto in campo il divario fra le due squadra è decisamente più ampio. Rossoneri che senza dannarsi troppo gestiscono bene l'incontro, sbloccato da un bel gol di Brahim Diaz dopo 24'.
Stefano Pioli cambia un po' le carte: spicca la presenza di Diogo Dalot sulla fascia sinistra, a far rifiatare in panchina Théo Hernandez. Fa notizia non tanto per l'adattamento del portoghese in una zona del campo non sua, tanto perché l'ultima panchina del francese è stata nel derby del 21 settembre 2019. Il terzino rientrava da un infortunio e Marco Giampaolo preferì non rischiarlo subito, salvo poi lanciarlo nel finale di gara al posto di Ricardo Rodriguez. Da quel momento 44 partite sempre da titolare, con tre stop solo per squalifica. In questa stagione, Théo, ha giocato sempre senza mai venire sostituito. Riposo anche per Kessié, Calhanoglu, Leao e Saelemaekers ai quali sono preferiti Tonali, ormai uomo di coppa, Brahim Diaz, Krunic e Castillejo. Confermatissimo Zlatan Ibrahimovic. Spicca nello Sparta l'assenza del talento Hlozek, inizialmente in panca, per un problema a un piede.
Milan che tiene il controllo della partita sin dall'inizio, senza però affondare con troppa convinzione. Basta poco, però, per sbloccare la situazione: Brahim ruba palla a Litschka, duetta con Ibrahimovic e riceve palla dallo svedese, superando un altro difensore e mettendosi la palla sul destro superando con un rasoterra il portiere. Ibrahimovic che ha la possibilità di raddoppiare al 36', quando viene atterrato dal disastroso Litschka in area: dal dischetto lo svedese trova la traversa, infine la pallava fuori. Secondo errore stagionale dagli undici metri. E se allarghiamo il campo alla scorsa stagione sono tre errori negli ultimi cinque rigori calciati, più di ogni altro giocatore dei top-5 campionati europei da inizio agosto in tutte le competizioni. E la partita, per quanto sembri tranquilla, è ancora aperta.
Stefano Pioli cambia un po' le carte: spicca la presenza di Diogo Dalot sulla fascia sinistra, a far rifiatare in panchina Théo Hernandez. Fa notizia non tanto per l'adattamento del portoghese in una zona del campo non sua, tanto perché l'ultima panchina del francese è stata nel derby del 21 settembre 2019. Il terzino rientrava da un infortunio e Marco Giampaolo preferì non rischiarlo subito, salvo poi lanciarlo nel finale di gara al posto di Ricardo Rodriguez. Da quel momento 44 partite sempre da titolare, con tre stop solo per squalifica. In questa stagione, Théo, ha giocato sempre senza mai venire sostituito. Riposo anche per Kessié, Calhanoglu, Leao e Saelemaekers ai quali sono preferiti Tonali, ormai uomo di coppa, Brahim Diaz, Krunic e Castillejo. Confermatissimo Zlatan Ibrahimovic. Spicca nello Sparta l'assenza del talento Hlozek, inizialmente in panca, per un problema a un piede.
Milan che tiene il controllo della partita sin dall'inizio, senza però affondare con troppa convinzione. Basta poco, però, per sbloccare la situazione: Brahim ruba palla a Litschka, duetta con Ibrahimovic e riceve palla dallo svedese, superando un altro difensore e mettendosi la palla sul destro superando con un rasoterra il portiere. Ibrahimovic che ha la possibilità di raddoppiare al 36', quando viene atterrato dal disastroso Litschka in area: dal dischetto lo svedese trova la traversa, infine la pallava fuori. Secondo errore stagionale dagli undici metri. E se allarghiamo il campo alla scorsa stagione sono tre errori negli ultimi cinque rigori calciati, più di ogni altro giocatore dei top-5 campionati europei da inizio agosto in tutte le competizioni. E la partita, per quanto sembri tranquilla, è ancora aperta.
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