
Chef Cracco: "Allegri fa la differenza, con Conte e pochi altri. Non mi aspettavo il 1° posto"
Carlo Cracco, noto chef e tifoso del Milan, parla a Sportmediaset della versione 2025-26 della squadra rossonera: "Mi piace, certo che mi piace. Ma la mia fede milanista va oltre il momento contingente. Va al di là dei momenti belli o brutti. E' fede. Scegliere la squadra per cui tifare è come scegliere un colore: è quello e basta. La tua squadra è tutto quello che ti immagini".
Si aspettava un Milan primo in classifica dopo sette giornate, un lasso di tempo sufficiente per farsi un'idea delle forze in campo?
"Non me l'aspettavo e mi godo il momento. Nessuno si aspettava questo inizio di campionato, ma comincio a pensare che le esperienze del recente passato siano servite a qualcosa. Tutti sbagliano nella vita, nel calcio, in tutti i mestieri. L'importante è sapersi correggere".
Che tipo di chef è Max Allegri?
"Uno di quelli che fanno la differenza, come Antonio Conte e pochi altri. Gente che ha personalità e che viene seguita dalla squadra. Come dovrebbe essere sempre. Il ruolo dell'allenatore in fondo è quello di comunicare le proprie idee. Allegri lo sa fare. Poi c'è qualcuno che capisce e qualcuno che non capisce, come succede a noi in cucina. Ti arrivano dei ragazzi, perché di ragazzi si tratta, che devi provare a gestire e valorizzare. Più li valorizzi, più crei valore all'interno della tua realtà, che sia una squadra di calcio o un ristorante".
Leao invece che ingrediente è?
"Qualcosa di molto importante. Un grandissimo giocatore che forse vorrebbe una squadra costruita per lui ma che si mette a disposizione del gruppo può essere determinante. Ma la squadra non può essere fatta da un solo giocatore. Forse è successo qualche volta in passato, ora non più".
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