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Tutto parte dalla decisione di Conte di restare a Napoli: Hojlund-David può diventare un'altra sliding doors pari a McTominay-BrescianiniTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:00Editoriale
di Raimondo De Magistris

Tutto parte dalla decisione di Conte di restare a Napoli: Hojlund-David può diventare un'altra sliding doors pari a McTominay-Brescianini

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale, conduttore per Radio Sportiva
Undici maggio 2025. Terzultima giornata di campionato, il Napoli in pieno duello Scudetto con l'Inter ospita il Genoa. La partita di scena alle 20.45 allo stadio Maradona finirà 2-2 e renderà ancora più incerta una sfida per il Tricolore che verrà vinta dai partenopei solo all'ultima curva. All'ultima giornata. Prima di quella gara, i vertici del Napoli incontrano in città il procuratore del centravanti canadese Jonathan David, calciatore allora al Lille e in procinto di svincolarsi dal club francese. In quell'occasione di fatto vengono gettate le basi per un accordo tra le parti. Di fatto, il Napoli e David trovano un'intesa che resisterà per diverse settimane. Già, perché De Laurentiis e Manna che fino alla conquista dello Scudetto e anche oltre non avranno certezze sul futuro di Antonio Conte portano comunque avanti contatti e trattative e blindano il calciatore classe 2000. Lo bloccano virtualmente in attesa delle firme che sarebbero poi dovute arrivare dopo la fine della stagione. Nei primi giorni di luglio. Negli stessi giorni in cui il Napoli blocca David, l'ex direttore generale della Juventus Cristiano Giuntoli individua in Rasmus Hojlund il primo obiettivo per l'attacco della Juventus. Il centravanti danese che già la scorsa Primavera aveva chiaro l'addio allo United era un grande obiettivo della società bianconera che ad aprile era tutt'altro che certa di trattenere Kolo Muani (e infatti non lo tratterrà) e di risolvere la grana Vlahovic (e infatti non l'ha risolta). David al Napoli, Hojlund alla Juventus. Appena concluso lo scorso campionato, era questo lo scenario più probabile. Uno scenario che non diventerà realtà perché poi succede quello che tutti sappiamo. Dopo la conquista dello Scudetto Aurelio De Laurentiis convince Antonio Conte a restare. Lo fa garantendogli importanti investimenti per allargare la rosa, soprattutto grande autonomia sui nomi. Il tecnico leccese ci pensa e poi accetta, stila una lista di obiettivi e boccia Jonathan David: non è attaccante adatto alla sua idea di calcio. Gli preferisce Lorenzo Lucca e poi, dopo l'infortunio di Lukaku, chiede alla società di puntare tutte le fiches rimanenti su Rasmus Hojlund. Può farlo perché il danese ad agosto era ancora sul mercato visto che la Juventus, nel frattempo, aveva completamente rivisto i suoi piani dopo il divorzio da Giuntoli e l'arrivo di Comolli. Aveva già da tempo abbandonato la pista che portava al danese per puntare tutto su Jonathan David. Il primo acquisto della nuova gestione. A vederla oggi, ripensando soprattutto alla sfida di domenica sera, la sliding doors sembra clamorosa. E ci spiega una volta di più l'importanza del calciomercato sulle sorti di una stagione, la necessità ad alti livelli di avere un allenatore decisionista e con idee chiare. Antonio Conte con la scelta di restare a Napoli (e quindi di non tornare alla Juventus) ha determinato anche uno switch di centravanti che inizia a ricordare ciò che accadde un anno prima sempre al club di De Laurentiis. Anche in quel caso era agosto e in quella occasione, dopo aver fatto svolgere le visite mediche a Brescianini, il Napoli ebbe notizia del via libera del Manchester United per la cessione di Scott McTominay. A quel punto 'liberò' il centrocampista del Frosinone che di lì a poco si sarebbe trasferito all'Atalanta e puntò tutto sul calciatore scozzese. Su quello che è stato il miglior giocatore dell'ultima Serie A. Ora con David-Hojlund non siamo (ancora) a quei livelli lì, però Conte col danese al centro dell'attacco ha la certezza che Lukaku può rientrare con tutta calma. Dall'altro lato, il centravanti canadese a cinque mesi e oltre di distanza dal suo sbarco a Torino non ha ancora capito qual è il suo ruolo in questa Juventus.