Milan, Allegri: "Le parole di Leao fanno piacere, quelle di Tare non aggiungono pressione"
Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, è stato intervistato da DAZN alla vigilia del Derby di Milano: "Il risultato lascia di solito in positivo delle buone sensazioni per i giorni successivi. In caso negativo lascia un po' di rammarico, dispiacere, però poi dopo avremo tante altre partite da giocare. Quindi va analizzato quello che succederà domani per cercare di migliorare".
Leao ha parlato di lei come un padre, ci si rivede in questo ruolo?
"Mi hanno fatto piacere le parole di Rafa, però credo che io e il mio staff dobbiamo essere lì a supportare i giocatori e cercare di migliorarli sotto l'aspetto fisico, tecnico, psicologico. Questo è molto importante. Penso che Rafa abbia fatto un passo in avanti perché credo che abbia capito che l'attaccante viene valutato per i gol che fa. Può farne 20? Intanto è a quattro. Speriamo che continui, poi vediamo (ride, ndr)".
Quanto conta riavere Rabiot?
"È un giocatore importante. Nel Milan ce ne sono diversi, miscelati con giocatori che hanno meno esperienza. Ma stiamo lavorando per cercare di ottenere dei buoni risultati per centrare poi l'obiettivo principale che è quello di tornare a giocare la Champions".
Anche lei vorrebbe vincere di corto muso al 90' come lui ha dichiarato?
"Al 90esimo è sempre meglio perché si soffrirebbe meno. Si soffrirebbe per 90 minuti poi alla fine si soffrirebbe meno. No, bisogna fare una bella partita perché l'Inter è molto forte".
Le parole di Tare dei giorni scorsi aggiungono pressione?
"Non è una pressione. Quando lavori in un grande club come il Milan è normale che devi avere un obiettivo, che comunque è quello di rientrare in Champions, perché deve partecipare in Champions, che è l'habitat che le se addice, dove ha vinto 7 volte. Allo stesso tempo non bisogna porsi dei limiti ma avere l'ambizione, ma soprattutto lavorare per ottenere il massimo dei risultati. Se poi il massimo dei risultati sarà entrare nelle prime 4 significa che saremo stati bravi ad entrare tra le prime 4, se sarà quello di arrivare più in alto significa che ce lo saremo meritato. Anche perché il campionato non mente, alla fine vince la squadra più forte".
Come stanno Nkunku e Gimenez?
"Gimenez è ancora fuori per il problema alla caviglia. Nkunku ha fatto un'ottima partita sia con la Roma, a Parma ha avuto un pochino più di difficoltà, ma è un giocatore di grande tecnica e alla fine verrà fuori".
Il più bel ricordo nel Derby?
"Sicuramente il primo perché è quello che abbiamo vinto. Poi purtroppo negli ultimi 4 ho perso tutti e quattro (ride, ndr)"
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