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tmw / napoli / Il Due di Piccari
Juve, tutto è possibile. Il Milan di Max. Il nuovo sarrismo. Pioli, è finita maleTUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:58Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Juve, tutto è possibile. Il Milan di Max. Il nuovo sarrismo. Pioli, è finita male

Come tutte le settimane torna la rubrica del direttore di Tmwradio Marco Piccari, che affronta i temi principali della decima giornata di serie A Due di Cuori Eh già, sono ancora qua… Il primo cuore è tutto per Luciano Spalletti, che torna in Serie A alla guida della Juve e alla prima colpisce subito battendo la Cremonese. Già nella prima uscita si è vista una Spallettata: l’inserimento di Koopmeiners come braccetto di sinistra nella difesa a tre. Una sorta di Calafiori, e l’olandese è andato bene senza fare danni: chiusure e palleggio per far ripartire l’azione, si è mosso da giocatore ritrovato. In mezzo al campo ha agito Locatelli, affiancato da due giocatori fisici come Thuram e McKennie, con quest’ultimo pronto a buttarsi dentro. In attacco, finalmente, due punte con Vlahovic sempre molto attivo. Una Juve con un senso logico, partita forte e poi capace di gestire, pur concedendosi qualche pausa di troppo. Un buon inizio per Spalletti: finalmente si intravede una parvenza di squadra. Personalmente credo che questa Juve, con Spalletti, possa lottare per il titolo. Del resto, la vetta è a soli quattro punti: tutto è possibile. Questo vale anche per il Milan, che batte la Roma e si porta in scia del Napoli. Un Milan al Max che soffre nel primo tempo ma colpisce, e nella ripresa, con pressione e super ripartenze, si prende la partita. Una squadra sempre più Allegrina, con una “Max identità” pronta a lottare per il titolo. Non lotterà per il titolo, ma merita una menzione: la Lazio. La squadra di Sarri batte il Cagliari e conferma quanto di buono si era visto nell’ultimo mese. Non prende gol — quattro clean sheet consecutivi, cinque totali — e nelle ultime sei partite ha raccolto 12 punti, come Roma e Milan, due in più del Napoli capolista. Un buon momento, merito di mister Sarri, che, rinunciando in parte al suo calcio, ha riscoperto un gruppo di giocatori pronti a lottare, guidati dal comandante. Un Sarri meno spettacolare ma più concreto: è nato il nuovo sarrismo. Nella tempesta il capitano accende il faro e si va. Di chi sto parlando? Ma di Calhanoglu. Sotto la pioggia di Verona è lui a guidare l’Inter alla vittoria contro i gialloblù. Dipinge un assist per Zielinski, destinato a entrare nella grande galleria del calcio, e aggiunge una regia di altissima qualità. È tornato il giocatore totale. Chiudo con un pensiero su Napoli–Como, terminata in parità. Tutti hanno elogiato il calcio di Fabregas, nulla da eccepire dopo il primo tempo, ma io preferisco sottolineare il lavoro del Napoli e di Conte.I campioni d’Italia, viste le assenze, hanno sofferto nella prima parte di gara; a complicare le cose, l’infortunio di Gilmour, che ha cambiato i piani. Conte ha risposto arretrando Anguissa per coprire su Elmas, entrato in corsa, e dare più sostanza. Il Napoli ha combattuto: nella ripresa il Como non ha mai tirato in porta, subendo la maggiore spinta dei partenopei. Gli azzurri hanno creato di più e tirato più volte in porta. Conte, nonostante tutto, ha ingabbiato il bel calcio del Como. Due di Picche Finalmente è finita: Pioli esonerato. Nulla di personale, ci mancherebbe, ma il Pioli due è stato un disastro. Contro il Lecce, in casa, è arrivata una sconfitta pesantissima che ha posto fine all’avventura viola del tecnico. In dieci partite la Fiorentina non ha fatto vedere nulla, e da luglio Pioli non è mai riuscito a dare un senso a questa squadra. È finita, o meglio, non è mai iniziata. Siamo davanti a un fallimento tecnico totale, e da Pioli mi sarei aspettato le dimissioni. Il balletto sulle cifre per l’uscita, seguito poi dall’esonero, rappresenta un punto molto basso per il tecnico. Fare un passo indietro, in certi momenti, vale più di qualsiasi cifra versata su un conto. In questa situazione grottesca non è esente da colpe la società, sempre più assente e lontana. L’era Commisso sembra arrivata all’ultimo capitolo. Jolly Milinkovic-Savic e Maignan sono i due jolly di giornata. I due portieri sono stati glaciali sui calci di rigore: entrambi hanno ipnotizzato i rispettivi avversari e salvato il risultato. Insuperabili!