Alvino: “Piangiamo un morto che non è morto, sosteniamo Conte e il Napoli!”
Il giornalista Carlo Alvino è intervenuto ai microfoni di Teleclub Italia nel corso di ‘Dillo ad Alvino’ con il suo editoriale: "Sosteniamo Conte e il Napoli. Mamma mia ragazzi, sono andato così un po' a rinfrescare la memoria guardando la classifica. Ho scoperto con somma sorpresa che il Napoli è sì quarto, ma è a due punti dal primo posto. Sono andato a scorrere la classifica della Champions League e anche qui con mia somma sorpresa, forse l'avevo dimenticato, vedo che il Napoli è pienamente in corsa per la qualificazione ai play-off, per il passaggio poi agli ottavi di finale di questa straordinaria competizione. Eppure da giorni si respira un clima di tragedia sportiva, un clima proprio di catastrofe, sempre sportivamente parlando. Ma quello che mi viene da dire, la prima cosa, la vogliamo sposare questa tesi pessimistica? Io sono contrarissimo, sposiamolo e allora aspettiamo i verdetti. Se proprio siamo votati alla tragedia calcistica, se proprio siamo votati al più cupo pessimismo, aspettiamo i verdetti. Perché a verdetto emesso, e allora magari si può così avere un atteggiamento diverso, quello sì a verdetto emesso negativo, improntato al pessimismo. Altrimenti, veramente stiamo qui a piangere un morto che non è morto.
Sabato c'è l'Atalanta, martedì il Qarabag, due partite di fondamentale importanza, bisogna sostenere il Napoli, bisogna sostenere Conte! Conte che sabato dovrà inventarsi letteralmente una formazione, andando a sostituire un calciatore di fondamentale importanza come lo è Frank Zambo a Anguissa. Oltre a quello che è successo fino a questo momento con gli infortuni a raffica che hanno segnato il cammino del Napoli. Bisogna veramente sostenere, bisogna accompagnare, bisogna abbandonare, non partecipare a questo clima di tragedia. Aspettiamo i verdetti e poi si emettono le sentenze, post-verdetti. Però lasciatemi dire, sosteniamo il Napoli e sosteniamo Antonio Conte, anche perché questo è motivo di grande riconoscenza. Non facciamo sì che quel vecchio detto “la riconoscenza e il sentimento del giorno prima” torni ad albergare nell'animo di noi napoletani. Anche perché siamo un popolo sempre stato riconoscente, quindi rigettiamo con forza questo concetto. Ecco perché dico sosteniamo Conte, sosteniamo il Napoli e aspettiamo i verdetti. Perché se poi i verdetti vanno nella direzione che noi invece veri tifosi ci auguriamo, poi non sarebbe neanche poi giusto passare improvvisamente al clima di entusiasmo. Bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, l'ambiente non il tifoso”.








