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Questa mattina l'intitolazione di due vie a Fausto Coppi e Alfonsina Morini
martedì 18 maggio 2021, 07:30News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Questa mattina l'intitolazione di due vie a Fausto Coppi e Alfonsina Morini

L’omaggio di Perugia al Giro d’Italia passa anche attraverso l’intitolazione di due vie cittadine ad altrettanti campioni del ciclismo. Questa mattina, in attesa della 11esima tappa di domani, a Ripa il tratto di strada da via Gualdese a strada Maiale - Baldelli sarà intitolata ad Alfonsina Morini, mentre, quello da strada delle case vecchie a Fausto Coppi.

Alla cerimonia, prevista per le ore 10, parteciperanno il Sindaco Andrea Romizi, l’assessore al Welfare Edi Cicchi e l’assessore allo Sport Clara Pastorelli.

Alfonsina Morini nacque a Riolo di Castelfranco in Emilia, figlia di braccianti agricoli. Si appassionò alla bicicletta quando il padre ne portò a casa una vecchissima. Presto cominciò a gareggiare, unica donna in competizioni per uomini, e lo fece con successo, caparbietà e tenacia, malgrado tante difficoltà. Il marito, Luigi Strada, credeva talmente in lei che, per il loro matrimonio, le regalò una vera bicicletta da corsa. Nel 1911 Alfonsina stabilì addirittura il record mondiale di velocità femminile con 37 km orari. Nel 1924 arrivò la sua grande occasione di partecipare al Giro d’Italia. Quell’anno, infatti, le grandi squadre avevano boicottato la gara per ragioni economiche e, in mancanza dei campioni, l’organizzazione ebbe l’idea di consentire l’iscrizione di Alfonsina. Che, in effetti, attirò moltissimo l’interesse del pubblico. Malgrado la durezza della competizione, Alfonsina si comportò con onore. Fino alla tappa L’Aquila - Perugia, 296 km durissimi, durante i quali cadde, ruppe il manubrio, lo ripararò con un manico di scopa, per arrivare comunque a Perugia nel cuore della notte, infreddolita e ferita. Sembrava che il suo sogno fosse finito lì, visto che era arrivata oltre il tempo massimo consentito. Ma il direttore della Gazzetta dello Sport, Emilio Colombo, decise di pagarle personalmente l’alloggio per consentirle di arrivare in fondo al Giro. Alla partenza del Giro i ciclisti in gara erano 90, arrivarono in 30, tra cui Alfonsina, che fu accolta a Milano con tutti gli onori.