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È il momento di cambiare. La Serie B e la tecnologia. Quando bastano 12’ per capirlo
Più il tempo passa e le stagioni vanno avanti ed è sempre più chiaro come la tecnologia debba approdare in pianta stabile anche in Serie B. E non solo per quanto riguarda il VAR, ma anche la Goal Line Technology. Proprio in merito a quest’ultima è arrivata ieri l’ennesima dimostrazione di come anche la cadetteria debba evolversi. Sono bastati, infatti, 12’ di Reggiana-Chievo e un pallone controllato sulla linea dal portiere gialloblu Semper per scatenare i dubbi sulla legittimità della scelta del direttore di gara (Chiffi di Padova) di non concedere la rete alla compagine emiliana. “Non entro nel merito dell’episodio - ha spiegato nel postpartita il tecnico della Regia Massimiliano Alvini -, ma in Serie B oggi ci sono società ed investimenti molto importanti. La Goal Line Technology è necessaria, soprattutto per aiutare gli arbitri e gli assistenti”. Dichiarazioni, queste, di buon senso, di quelle che vanno oltre il mero episodio e pongono l’attenzione sul problema generale. In Serie B ci si gioca l’approdo nel palcoscenico della massima serie ovvero in quel proscenio dove girano gli investimenti maggiori. Per farcela le 20 protagoniste della cadetteria danno tutto sia il piano tecnico che economico ed è per questo che la tutela della tecnologia è sempre più necessaria. Per avere una tutela in più nella corsa verso il sogno più grande.
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