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tmw / roma / Primo piano
Conferenza stampa - Gasperini: "Ndicka ci sarà, contro il Como una partita per l'Europa. Per i rinnovi di Dybala e Pellegrini la questione è solamente economica"
Oggi alle 19:45Primo piano
di Redazione VGR
per Vocegiallorossa.it

Conferenza stampa - Gasperini: "Ndicka ci sarà, contro il Como una partita per l'Europa. Per i rinnovi di Dybala e Pellegrini la questione è solamente economica"

Domani, 15 dicembre alle ore 20:45, la Roma sarà impegnata in casa nella 15ª giornata di Serie A contro il Como. Oggi, alle 13:30, il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini ha tenuto la consueta conferenza stampa della vigilia. Vocegiallorossa.it vi ha riportato le sue dichiarazioni in diretta.

Ieri Fabregas l'ha elogiata, siete due allenatori con tante idee. Che partita sarà e che allenatore è lo spagnolo?
"Sicuramente sarà una partita tesa, il Como ormai è una realtà e non una sorpresa per gli investimenti fatti ma per la loro qualità. Vederli giocare è molto piacevole, domani verrà fuori una gara tra due squadre che punteranno a ottenere il massimo. Sarà importante, anche se non determinante, per i valori di una classifica corta con tante squadre in pochi punti. Fabregas ha dato al Como un'identità di gioco a una squadra che predilige il risultato tramite il gioco, con gli esterni offensivi e tecnici che giocano dentro il campo".

Ndicka ed El Aynaoui saranno della partita?
"Ndicka rimane, domani ci sarà. Il resto si vedrà nelle prossime partite. Per El Aynaoui il Marocco si è appellato alla FIFA, quindi attendiamo il loro responso. Chi giocava sabato e domenica ha potuto utilizzare i loro calciatori, noi che invece giochiamo di lunedì potremmo avere un problema, nonostante si tratti della stessa giornata".

Sono passati cinque mesi dal suo primo allenamento con la Roma: cosa l'ha conquistata e cosa manca? Le piacerebbe chiudere qui la carriera?
"Sì, ma non subito. Non ho fretta (ride, ndr). No, no, è stato un impatto molto positivo, al di là anche delle migliori previsioni. Sono venuto con l’intenzione e con la speranza di fare un bel lavoro, con la convinzione che questo fosse un ambiente giusto, ideale per poterlo fare. Al di là di quello che si dice, che Roma è molto difficile e che il mio arrivo non era così condiviso da tutti, poi attraverso il lavoro, le prestazioni, il comportamento dei giocatori e della squadra, e l’attaccamento dei tifosi, abbiamo fatto invece dei grandi passi avanti.
Noi dobbiamo essere ambiziosi, senza essere mai presuntuosi. È chiaro che dobbiamo migliorarci molto, perché tutte le squadre e tutte le società vogliono giocare per le posizioni alte della classifica, per motivi che sappiamo, principalmente di ordine economico, purtroppo, ma è così. Quegli obiettivi sono appetibili per tutti e tutti sono pronti a lottare per stare nelle prime posizioni.
Non mi piace dire che dobbiamo essere avvelenati, ma dobbiamo essere molto coesi, molto compatti: tifosi, squadra, società, nel modo di lavorare. Dobbiamo essere non arroganti, ma molto ambiziosi, e per essere ambiziosi dobbiamo lavorare molto".

Cosa manca alla Roma per essere in alto?
"Ci sono tutti gli ingredienti che vanno impastati bene per farli uscire. C'è la società, il pubblico, la possibilità del nuovo stadio e di far crescere la squadra. Non si tratta di sfortuna, dobbiamo semplicemente fare di più, valutando bene e facendo le soluzioni giuste. Gli ingredienti però ci sono tutti".

Contro il Celtic la Roma ha vinto anche senza pezzi importanti, a che punto è la gerarchia del nucleo portante di cui aveva parlato?
"Sono contento per Pisilli, El Aynaoui e Ferguson. El Shaarawy invece è qui da una vita. Come squadra abbiamo bisogno di giocare ad alti livelli, dobbiamo alzare il tiro quando troveremo squadre più forti per poter raggiungere traguardi migliori. I giovani dietro stanno crescendo, tutti si sono allenati bene. Ognuno ha avuto e avrà le occasioni per giocare. Le gerarchie invece ci saranno sempre".

Come sta Dybala, che momento è?
"Vediamo se domani ci sarà dall'inizio, vedrò dopo l'allenamento di oggi. Ha avuto un momento positivo ma il calcio di oggi non ti permette una condizione precaria, non ho nessun dubbio però quando Paulo sta bene".

Muriel con lei segnava tanto dalla panchina, Dybala può diventare una carta decisiva a gara in corso?
"Mi auguro anche di più, dipende da Paulo e non da altre cose. Parla sempre il campo, è l'unica cosa che conta e dà risposte. Quando Dybala sta bene, ha sempre giocato partite intere anche consecutivamente".

Un mese fa ha parlato del primo allenamento giusto di Ferguson: giovedì ha segnato due gol, lo vede un attaccante da Gasperini?
"Deve essere un giocatore utile alla Roma, quella è la cosa più importante. L'altra sera lo è stato e il discorso vale per tutti. Il punto è questo, non riguarda l'allenatore. La Roma è sopra a tutto e tutti".

La Roma ha recuperato lo svantaggio solo a Firenze, è dovuto alle difese chiuse?
"Evidentemente qualche problema c'è stato, per fortuna però il calcio è dinamico. Deve essere una capacità anche quella, quando prendiamo gol per primi non possiamo sempre perdere".

Quello contro il Como sarà uno scontro per la Champions? A che punto sono i rinnovi, soprattutto quelli di Dybala e Pellegrini?
"Per il tema dei rinnovi la questione è solamente economica, non posso entrare nel merito. Sarà uno scontro per l'Europa. Prima pensiamo a conquistare un posto in Europa, poi vedremo per la Champions. Stesso discorso per l'Europa League, dove abbiamo 12 punti. Intanto ci siamo guadagnati almeno un posto nei playoff, poi vedremo se riusciremo a entrare direttamente. Sicuramente a febbraio la Roma giocherà ancora in Europa, Le cose vanno fatte un pezzo per volta, quella di domani sarà un mattoncino importante per la lotta per l'Europa, poi vedremo se lo sarà anche per la Champions".