Salernitana, Iervolino stravolge la rosa in una settimana. E l'Arechi è sempre determinante
Certo, poi in campo scendono i calciatori. E quelli a disposizione fino al match di coppa Italia con il Parma non erano propriamente all'altezza della categoria. E così il presidente Danilo Iervolino è sceso in campo in prima persona sbrogliando situazioni che sembravano compromesse o impossibili: Candreva, Vilhena e Maggiore, aggiunti a Coulibaly e Bohinen, formano un centrocampo di livello assoluto per chi lotta per non retrocedere.
Oggi invece potrebbe arrivare la ciliegina sulla torta in attacco, con Dia ad un passo e altre sorprese che potrebbero essere tenute in serbo per le battute finali. Senza dimenticare che gli ex Ranieri, Ruggeri e Verdi aspettano soltanto un cenno per ripartire alla volta di Salerno. Va da sè che i meriti di Iervolino non offuscano quelli del direttore sportivo, bravo a inserire la Salernitana sul mercato estero e a mantenere un certo equilibrio soprattutto in una fase contraddistinta da tanti rifiuti. Se un presidente inesperto e facoltoso non si è fatto prendere per il famoso e proverbiale cravattino, il merito è da ascrivere tutto al massimo dirigente granata. Senza dimenticare il prezioso lavoro dietro le quinte dell'avvocato Francesco Fimmanò (l'anno scorso decisivo per il recupero delle gare con Udinese e Venezia, al pari dei colleghi Sica e Chiacchio) e dell'amministratore delegato Maurizio Milan. Un team che vuole portare la Salernitana a livelli inimmaginabili e che sta ponendo le basi per un futuro in stile Sassuolo e Atalanta. E' solo questione di tempo? Al campo l'ultima parola, come sempre. Ma con questa rosa, e in uno stadio caldo come l'Arechi, sarà difficile per tutti portare via punti.