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La Salernitana dura un'ora, poi ne prende quattro. Sousa a Monza si gioca quasi tutto
Sessanta minuti di buon calcio e di sostanziale equilibrio, al cospetto dei vicecampioni d'Europa, non bastano alla Salernitana per intravedere l'uscita dal tunnel. Né per evitare un risultato molto più pensate di quella che è stata l'economia della partita: all'Arechi passa l'Inter, con un 4-0 pesantissimo per i granata e per il loro campionato, che non ha ancora visto la squadra campana andare in vantaggio nel risultato.
Troppo Lautaro per tutti. È l'ingresso dell'argentino l'arma che scompagina e affossa definitivamente le maglie della difesa granata: Lovato e Bradaric tra i peggiori, di pagelle che non possono prescindere dal risultato. Non sorride certo Paulo Sousa, che pure prova a guardare il lato positivo: "Nei primi 10-15 minuti l'Inter ha creato tanto, arrivando molto bene dall'esterno e con diversi giocatori dentro l'area. Poi credo che la squadra abbia iniziato a crederci e a crescere: il primo tiro in porta dell'Inter credo sia stato il gol - dice il tecnico portoghese nel post partita - le voci? Le vivo serenamente: da diversi anni sono molto sereno con me stesso, perché sono consapevole del nostro lavoro e di quello che facciamo. Fa parte del gioco e fa parte del calcio: le accetto".
La posizione di Sousa. È, appunto, uno dei temi di discussione a Salerno. Il portoghese è confermato: la società ha apprezzato l'ora di buon calcio espresso al cospetto di una rivale molto più apprezzata. Logico che non si possa decidere per una gara contro l'Inter. Altrettanto comprensibile che la posizione in classifica non sia soddisfacente e il 4-0 l'ennesimo passo falso. Molto, se non tutto, dipenderà dalla prossima di campionato in casa del Monza: la panchina di Sousa, ma probabilmente anche la stagione della Salernitana passa dall'U-Power Stadium
Troppo Lautaro per tutti. È l'ingresso dell'argentino l'arma che scompagina e affossa definitivamente le maglie della difesa granata: Lovato e Bradaric tra i peggiori, di pagelle che non possono prescindere dal risultato. Non sorride certo Paulo Sousa, che pure prova a guardare il lato positivo: "Nei primi 10-15 minuti l'Inter ha creato tanto, arrivando molto bene dall'esterno e con diversi giocatori dentro l'area. Poi credo che la squadra abbia iniziato a crederci e a crescere: il primo tiro in porta dell'Inter credo sia stato il gol - dice il tecnico portoghese nel post partita - le voci? Le vivo serenamente: da diversi anni sono molto sereno con me stesso, perché sono consapevole del nostro lavoro e di quello che facciamo. Fa parte del gioco e fa parte del calcio: le accetto".
La posizione di Sousa. È, appunto, uno dei temi di discussione a Salerno. Il portoghese è confermato: la società ha apprezzato l'ora di buon calcio espresso al cospetto di una rivale molto più apprezzata. Logico che non si possa decidere per una gara contro l'Inter. Altrettanto comprensibile che la posizione in classifica non sia soddisfacente e il 4-0 l'ennesimo passo falso. Molto, se non tutto, dipenderà dalla prossima di campionato in casa del Monza: la panchina di Sousa, ma probabilmente anche la stagione della Salernitana passa dall'U-Power Stadium
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