Ma Inglese deve essere per forza capitano e titolare? A Benevento capiremo il reale valore di questa squadra
Peccato, davvero peccato. La Salernitana spreca una grande occasione per restare da sola in vetta alla classifica e si appresta a giocare con Benevento e Trapani con una pressione completamente diversa. I granata, al netto di una prestazione decisamente più brillante rispetto al recente passato, hanno rischiato addirittura di perdere contro un Potenza brutto quando costruiva dal basso, ma molto efficace nelle ripartenze e in grado di reggere l'urto dei padroni di casa senza mai perdere la bussola.
La classica partita che, alla fine, può riservare la beffa. Se Tascone non corre come un forsennato al centesimo minuto interrompendo la corsa di un avversario lanciato a rete staremmo probabilmente parlando di un ko casalingo immeritato, ma doloroso e preoccupante. Perchè, diciamo la verità, la Salernitana continua a non convincere in pieno. Mai una vittoria con scarto superiore a un gol, un reparto offensivo che fa fatica, una difesa che puntualmente subisce gol sia in casa, sia in trasferta, un pubblico meno numeroso e caloroso del solito da qualche settimana a questa parte e una società che ora dovrebbe uscire allo scoperto dopo mesi di incomprensibile silenzio per far capire a tutti cosa intendano fare a gennaio.
Certo, bisogna riconoscere giusti meriti a una squadra unita, compatta, che si aiuta a vicenda, che suda la maglia, che è regina delle rimonte e che ha un carattere e un cuore che, da queste parti, non vedevamo da tempo. Molto bene Matino, infortunatosi al termine di una performance praticamente perfetta. Promosso Donnarumma, generosissimo Tascone che deve correre per due visto che i compagni di reparto sono estremamente lenti. E finalmente si è sbloccato un Ferrari ancora lontano parente del giocatore prolifico di Vicenza, ma che almeno stavolta non ha sbagliato a tu per tu col portiere.
A Raffaele, a oggi promosso quasi a pieni voti, possiamo però muovere qualche appunto. Inglese deve essere sempre e comunque titolare? Davvero una prova incolore per un capitano senza grinta, apparso spento e fisicamente indietro rispetto a tanti compagni di squadra. Peccato aver sacrificato per tante gare Ferraris proprio quando il talento ex Pescara aveva iniziato a segnare con continuità. Il mister è meritocratico e non guarda in faccia a nessuno, ma per essere totalmente credibili bisogna avere il coraggio di far sedere in panchina anche lui. Ok la gestione mentale, ok esprimere vicinanza a un bomber in un momento di appannamento, ma la Salernitana è una squadra di calcio che deve vincere le partite e un Inglese così è il miglior difensore degli avversari. A gennaio una punta forte, senza se e senza ma.
E poi Capomaggio. Atteso come salvatore della patria, presentato come centrocampista nettamente di categoria superiore ma per ora autentica delusione. Giocate scolastiche, lentezza palla al piede, pochissimi spunti determinanti, qualche giallo di troppo e la sensazione che, a gennaio, serva più un titolare che un suo vice. Nessuno disconosce il suo impegno e certo a Cerignola ha fatto vedere cose di spessore, ma Salerno è un contesto diverso e, ad oggi, non ha determinato, faticando in coppia con De Boer.
Il derby col Benevento sarà la prova del nove per questa squadra. Un risultato positivo, a prescindere da cosa faranno Catania e Cosenza, darebbe fiducia e credibilità a tutto quello che è stato fatto. Viceversa, dopo il netto ko di Catania e lo 0-0 col Crotone, si confermerebbe la difficoltà a cospetto delle big. E' un match da non sbagliare, magari da giocare male e vincere come accadeva a inizio stagione...








