Salernitana, le parole di Marchetti e i tanti campanelli d'allarme per il futuro
I tifosi, sul web, sono insorti e temono che, alla base dei risultati negativi, ci sia la volontà dei giocatori di proprietà di tutelarsi in vista di gennaio. Una clamorosa esclusione, infatti, costringerebbe tutti i componenti della rosa a trovare una nuova sistemazione. Ma stiamo parlando di professionisti eccellenti, nessuno crede davvero che le questioni societarie possano incidere.
Ma è palese che, con budget e presupposti diversi, forse il ribaltone tecnico ci sarebbe già stato. Marchetti, che ha comunque confermato il sondaggio concreto di un paio di gruppi imprenditoriali, tra le righe ha lasciato intendere che la battaglia contro la FIGC potrebbe essere solo rimandata: "Se riconosci l'uscita di scena della vecchia proprietà e ti assicuri che c'è una autonomia finanziaria, perchè mi devi imporre una data di scadenza per la cessione di un bene privato che, con l'autofinanziamento, può andare avanti ancora per molti anni in attesa di un imprenditore serio? Sappiano che la Salernitana ha vinto il campionato sul campo e non accetteremo prese di posizione derivanti da altri fattori". Un tira e molla infinito, frutto della confusione che ha creato il tema della multiproprietà. E, in fondo, impedire ad un imprenditore facoltoso di investire in serie A solo perchè la sorella è sposata col presidente della Lazio è una forzatura, soprattutto in tempi di crisi economica e fallimenti.In casa granata, comunque, è alta tensione: l'amministratore unico lancia un campanello d'allarme, la squadra è ultima, Castori rischia la panchina ma ci sono pochi presupposti per ingaggiare un sostituto all'altezza, Ribery è vittima di noie muscolari e Simy è già in discussione per il futuro. E sabato c'è lo scontro diretto col Genoa...