Ci sono due giocatori alla base del gioco di Fabregas di cui in pochi parlano
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C'è un reparto chiave nel Como del quale si parla sempre troppo poco. I riflettori sono chiaramente accesi sulla trequarti, su Nico Paz, sugli straordinari esterni di Cesc Fabregas, sulla meravigliosa esplosione di Jacobo Ramon in difesa. Ma se tutto funziona, è perché si regge attorno a due giocatori che sono l'architrave di tutto il progetto dei comaschi. Maxence Caqueret e Maximo Perrone.
Tutto nel Podcast di oggi di Tuttomercatoweb.com, con Marco Conterio.
Cesc Fabregas parla del futuro di Nico Paz
"Non si deve dire niente. È un giocatore del Como, sarà con noi, poi dipende quello che decide l'altra squadra. Però non scarto che Nico possa essere qui anche l'anno prossimo. È ambizioso, può fare una strada importante nel calcio, ma perché non può farla qui al Como? Lui ha fatto crescere noi e viceversa. Si vede. Tu vedi se una persona è contenta dagli occhi e io penso che lui in questo momento si senta felice e bene qui. A me piace toccare tanto le emozioni. Prima di Torino ho guardato una cosa su Instagram, era il gol di Messi che ha fatto la notte prima. Ho chiesto ad Addai e Nico Paz cosa vedessero. Era la fame, lo sprint per fare gol a 38 anni. Nico alle volte gioca fuori e si ferma. Addai lontano. Così non si farà gol. Ma questa è la fame, fa la differenza ed è top. Sempre in partita, sempre a fare la differenza. L'altro giorno Jesus Rodriguez non ha fatto gol su assist di Morata, ma almeno era là. A Nico Paz rompo le scatole per attaccare la profondità: fallo! Invece no, alle volte si ferma. E se poi fa gol così gli dico: 'Amico, non è coincidenza'. Quando ci credi e hai fame di fare le cose, puoi fare la differenza".
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