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Bologna, Calafiori: "Champions? I miei ex compagni alla Roma me la stanno tirando"

Bologna, Calafiori: "Champions? I miei ex compagni alla Roma me la stanno tirando"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 20 marzo 2024, 18:53Serie A
di Daniel Uccellieri

Il Colosseo tatuato sul braccio, i capelli più lunghi rispetto a quando era ragazzino, la testa ben focalizzata sul Bologna e sulla Nazionale Under 21. A 21 anni, Riccardo Calafiori ha vissuto più vite e più carriere in una: a 16 anni, un gravissimo infortunio al ginocchio ha rischiato di farlo smettere di giocare, a 18 il primo gol in Europa League con la maglia della Roma, a 20 un'esperienza all'estero (in Svizzera, con il Basilea), ora un ruolo da protagonista in rossoblù, in una posizione che inizialmente non era la sua ma che Calafiori dimostra di saper fare bene. "Quello che ho imparato in questi mesi non lo avevo mai provato prima - racconta Calafiori dal ritiro della Nazionale Under 21 a Cesenatico -. Ma conoscendoci anche con i compagni di squadra viene tutto naturale".

In questi giorni, anche il Ct Luciano Spalletti ha espresso belle parole per Calafiori: "
Mi ha fatto molto piacere, anche perché la Nazionale maggiore è uno dei miei obiettivi. Sogno di arrivarci e cerco di lavorare per quello, ma con tranquillità. Quando arriverà, se arriverà, sarò contentissimo. L'esperienza in Svizzera, arrivata un po' per necessità e un po' per decisione mia, mi ha tenuto un po' lontano dai riflettori e mi ha cambiato molto, facendomi crescere anche per via della lontananza da casa. Il segreto? Vivere con tranquillità, continuando a impegnarmi come sto facendo anche in vista di queste partite fondamentali per il nostro cammino di qualificazione all'Europeo".

Il presente è pieno di soddisfazioni; il passato è stato pieno di sofferenza. "Riguardo spesso i ricordi del periodo della riabilitazione, il tempo passato in America. Penso sia tutto collegato: senza quei momenti brutti non avrei vissuto questi momenti belli. La famiglia mi è stata vicina e continua a esserlo anche a distanza: quell'infortunio mi ha aiutato e, dopo anni, mi suscita emozioni positive e dà energia per guardare avanti". Riccardo ce l'ha fatta da solo, proprio come i campioni del tennis che ammira e da cui vorrebbe imparare: a Bologna, invece, la forza del gruppo sta trascinando la squadra di Thiago Motta verso la Champions League. "Siamo molto giovani ma con qualche elemento di esperienza - dice -. L'unione che abbiamo fuori dal campo si vede anche quando giochiamo: ho vissuto diversi gruppi, ma questo è uno dei migliori. La Champions? Guardiamo partita per partita, non è un caso esserci ritrovati qui. Ormai siamo a marzo, perché non realizzare questo sogno?".

Champions che passa, tra le altre, proprio dal duello con la squadra che lo ha cresciuto. "Sento spesso i miei compagni alla Roma, me la stanno tirando - racconta scherzando -. Diciamo che se in Champions ci andassero sia la quarta che la quinta classificata saremmo tutti contenti. Il fatto che sia andato via da Roma fa parte delle cose che possono succedere: ero dispiaciuto ma non ce l'ho mai avuta con la società. Se guardiamo il percorso, è andata bene così. De Rossi? Lo sto sentendo meno anche perché in queste settimane ha molto da fare...".

Da terzino a centrale il cambio è stato radicale: "Quando Thiago Motta è arrivato mi ha parlato dell'idea di farmi giocare da centrale e non da terzino. L'infortunio di Lucumì mi ha portato ad avere spazio: sono rimasto tranquillo e sicuro che le cose sarebbero andate bene, e così è stato". E da centrale Calafiori potrebbe giocare anche in Nazionale: "Dovrò solo ricordarmi che gli allenatori e i meccanismi sono diversi e che le richieste sono differenti".

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