Fiorentina-Lazio 0-3, le pagelle: Immobile letale. Sottil e Terracciano gli unici a salvarsi

Risultato finale: Fiorentina-Lazio 0-3
FIORENTINA
Terracciano 6 - Nel finale di primo tempo se la Fiorentina rimane senza subire gol è merito dei suoi interventi. Decisivo in almeno tre occasioni.
Venuti 5,5 - Odriozola è squalificato e il terzino viola (dentro e fuori) torna titolare. Prestazione sulla linea di galleggiamento ma sicuramente non priva d’incertezze.
Milenkovic 5,5 - Leader indiscusso della retroguardia. Uomo della provvidenza su Immobile nella parte finale del primo tempo. Regge da solo il peso del reparto ma contro una Lazio in grande forma fa fatica.
Nastasic 4 - Il serbo alla seconda gara da titolare della stagione viene preferito a sorpresa ad Igor e Martinez Quarta. Qualche imprecisione di troppo per l’ex Schalke che, vedi il 2-0 della Lazio, crea più problemi che altro.
Biraghi 4,5 - Sempre presente in entrambe le fasi. In avanti duetta bene con Sottil e nella prima frazione serve un ottimo pallone sulla testa di Cabral. Sfortunato nella deviazione finale sul 3-0 di Immobile.
Bonaventura 5,5 - Teoricamente è una mezzala ma in realtà è un vero e proprio trequarti. Anche contro la Lazio ha un paio di occasioni importanti. L’ammonizione ad inizio ripresa lo terrà fuori dalla gara contro lo Spezia del prossimo weekend. Dal 77’ Ikone sv
Torreira 5 - Appena sceso dall’aereo l’uruguaiano si è ripreso la mediana viola. L’ex Arsenal, però, non è propriamente nella sua migliore serata e tutta la squadra ne risente. Nel finale prende anche un rosso per proteste che poteva sicuramente evitare.
Duncan 5,5 - Prima da titolare del 2022 per l’ex Sassuolo che mettere in campo la solita prestazione di sostanza. Esce quando la Viola deve tentare di recuperare il risultato. Dal 59’ Castrovilli 5,5 - Prova a farsi subito vedere in avanti, ma i due gol di Immobile stroncano le velleità gigliate.
Callejon 5 - L’esperienza dello spagnolo si fa preferire dal primo minuto all’atletismo di Ikone. Contro il suo mentore Sarri, però, l’ex Napoli non brilla particolarmente. Poco presente nelle folate offensive degli uomini di Italiano. Dal 59’ Gonzalez 5 - Detto che tutta la Fiorentina non è in serata l’argentino non incide in alcun modo.
Cabral 5,5 - Neanche il tempo di scambiarsi il numero di telefono con tutti i compagni che Italiano lo spedisce in campo. Il brasiliano ci mette tutta la volontà e la corsa di cui è a disposizione. Ha una buona occasione nella prima frazione ma poco altro. Sicuramente da rivedere. Dal 77’ Piatek sv
Sottil 6,5 - Sicuramente il più pimpante del tridente titolare. Salta l’uomo in diverse occasioni, duettando bene con Biraghi e mettendo qualche buon pallone in area non sfruttato dai compagni. Dall’88’ Amrabat sv
Vincenzo Italiano 5 - La prima frazione vede la sua squadra tenere il campo ottimamente contro una Lazio comunque più pericolosa. La ripresa invece evidenzia un vero tracollo dopo il vantaggio capitolino. Nastasic ne combina di tutti i colori, lasciando spesso campo libero ad Immobile. Non convince particolarmente anche la scelta di mandare in campo un Torreira appena sceso dall’aereo. Capitolo Cabral: il brasiliano non sfigura alla prima apparizione viola e il tecnico fa bene a dargli spazio viste anche le non perfette condizioni di Piatek. Una cosa però appare certa: l’ex Basilea non potrà essere “attivato” allo stesso modo di Vlahovic.
LAZIO
Strakosha 6,5 - Sfodera riflessi di buon livello fermando Cabral e la sua zuccata alla ricerca di immediata gloria. Un solo intervento davvero difficile, importante per evitare scenari diversi.
Lazzari 5,5 - Lo si attende in continua proiezione offensiva, invece è costretto quasi sempre agli straordinari per rallentare un ispirato Sottil. Dopo lunghe fasi di sofferenza, ammonito, esce. Dal 69’ Hysaj 6 - Deve contribuire alla fase difensiva, come comando primario. Da ottimo soldatino sarriano, è quello che fa.
Luiz Felipe 6,5 - Leader della linea centrale, non ha paura neanche di prendersi responsabilità con il pallone tra i piedi. A rischio rigore il bodycheck su Castrovilli ma la decisione finale è corretta.
Patric 6,5 - Per Sarri, è evidente, è un centrale. Paga qualcosa in altezza, lo si vede quando Cabral svetta sopra di lui, ma per quanto riguarda il possesso è una sicurezza. Fa pure assist.
Marusic 6 - Ha gioco facile nel contenere Callejon, non sfrutta però lo spazio che avrebbe da attaccare davanti per via del posizionamento sul lato del piede debole. Fa comunque il suo.
Milinkovic-Savic 7 - La Fiorentina, quasi-tappa della sua carriera, è una delle vittime preferite e anche stasera lo conferma. All’interno di una prestazione discontinua, la zampata che fa male.
Leiva 6 - Quando la partita si preannuncia complessa, spesso tocca a lui. Così anche stavolta, la seconda di fila: seppure venga ammonito alla mezz’ora, continua a lavorare e sudare. Dal 60’ Cataldi 6 - Sui primi palloni sembra in difetto di lucidità, poi però la Fiorentina gli regala maggiore margine di manovra e lui ringrazia.
Luis Alberto 6,5 - Il Mago è luce per le giocate offensive, lo si vede pure nei momenti di minore ispirazione. Risveglia la sua squadra nel finale di primo tempo a suon di conduzioni veloci. Dal 77’ Basic sv.
Pedro 5,5 - Pedina chiave per Sarri, torna dopo l’infortunio e già nella prima frazione cerca la gloria. Ne trova poca, rimedia anzi un giallo per simulazione evitabile che gli abbassa il voto. Dal 60’ Felipe Anderson 6 - Mezz’ora non indimenticabile, con il match già indirizzato. Primi istanti ottimi, poi una lunga pausa finché non manda in porta Basic.
Immobile 7,5 - Braccato duramente dai difensori di casa in avvio, gli spazi non sembrano aprirsi. Non sarà così: trova il modo di sfuggire due volte in maniera letale, chiudendo in anticipo il match.
Zaccagni 7,5 - Mancata una golosa chance per segnare a metà primo tempo, genera le condizioni per il gol di SMS con un delizioso assist di esterno. Così come quello che genera lo 0-3.
Maurizio Sarri 7 - L’intenzione dei suoi ragazzi è imporre il predominio del possesso già dalle fasi iniziali, e pazienza se in avvio la pericolosità latita. Dopo un primo tempo di rodaggio, lui e la sua squadra capiscono dove colpire la Fiorentina, con azioni rapide negli spazi vuoti. Tre gol per tre punti importanti nella corsa all’Europa.
