Galli: "I giovani vanno fatti giocare. Ora mi aspetto la consacrazione di Carnesecchi"
Intervistato da SportWeek, Giovanni Galli ha parlato dei giovani portieri italiani soffermandosi su uno in particolare che lo ha colpito: "Torriani, un 2005 spuntato dal nulla, visto che non giocava nemmeno tra i suoi pari età, e che così bene ha fatto nel precampionato del Milan. Ma se Sportiello non si fosse fatto male, quando mai il ragazzo avrebbe giocato? Diciamo la verità: non avrebbe fatto neanche dieci minuti, altro che titolare contro Real, City e Barcellona!
Il problema, di Torriani e dei giovani in generale, è ripetersi quando si comincia a fare sul serio. Il club deve decidere se tenerlo in prima squadra, facendogli giocare qualche partita, per esempio in Coppa Italia, o mandarlo nell’Under 23 affinché faccia il titolare in un campionato vero come la C. Io opterei per la seconda soluzione. I ragazzi vanno fatti giocare: se gli dai fiducia, non ti tradiscono mai.
Chi può fare il salto di qualità? Carnesecchi l’avevo consigliato alla Fiorentina quando ancora giocava alla Cremonese... Mi aspetto la sua consacrazione dopo che l’anno scorso ha finalmente conquistato la maglia da titolare all’Atalanta. Meret secondo me è tecnicamente il miglior portiere italiano, ho bisogno di vederlo un po’ più incazzato: la categoria dei portieri si divide tra coloro che la partita la giocano e quelli che la subiscono. Reina, Maignan, Provedel la giocano; Meret invece fa quello che gli richiede il ruolo, niente di più. Di Gregorio è interessante, ma va giudicato in una grande squadra come la Juve, dove gli tireranno in porta due volte a partita".