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Genoa, De Rossi: "Saluto l'amore della mia vita, ma sono amareggiato"

Genoa, De Rossi: "Saluto l'amore della mia vita, ma sono amareggiato"TUTTO mercato WEB
ieri alle 23:48Serie A
Marco Campanella

Il Genoa deve arrendersi alla Roma: all'Olimpico è un dominio giallorosso. I rossoblù escono sconfitti sotto i colpi di Soulé, Koné e Ferguson. In questi minuti, Daniele De Rossi è atteso in conferenza stampa per commentare il match. Diretta testuale a cura di TMW.

22.55 - A breve l'inizio della conferenza stampa.

23.27 - Inizia la conferenza stampa.
I primi minuti sono stati buoni, poi vi siete sciolti.
"Primo tempo brutto, neanche mi ricordavo i primi 10 minuti. Gli errori si fanno, ma poi serve una reazione, sta lì la differenza. Siamo stati poco in partita. Il secondo tempo va bene, ma era già andata ormai. Contro Atalanta e Inter stavo diversamente, oggi ci siamo ammosciati: è uscita fuori la differenza tecnica. Giocando al 99 per cento contro la Roma prendi l'imbarcata: solo al 100 per cento vinceremmo tante partite".

Si rivede in Alberto De Rossi con tutti questi giovani che allena?
"Mio padre mi ha tramandato un sacco di cose, anche la pazienza di allenare i giovani. Non renderei tutto un problema, anche gli altri sono giovani. La prestazione di Odoa ti rincuora, l'età conta il giusto. Non esiste il dover lavorare con i giovani, ovvio ci parlo in maniera diversa e ci perdo più tempo, ma sono tutti uguali: chi va forte gioca. C'è gente di 30 anni che va a duemila, così come alcuni ventenni. Io tengo questo in mente".

Un bilancio?
"Varia di partita in partita, fino a stasera ero soddisfatto della crescita. López mi ha detto che con i punti raccolti saremmo stati ottavi, io non l'ho vista. Dopo l'Atalanta ho detto alla squadra che giocando così ci saremmo salvati. Forse stasera dovevo fare meglio il mio lavoro, sì ok ero dentro il mio stadio ma ero arrabbiato comunque: ho fatto il giro di campo col volto scuro, ma mi scuseranno. Il mercato? Il direttore sa tutto, ma con l'atteggiamento visto contro l'Atalanta io mi salvo anche senza cambi, poi si può sempre migliorare: io devo pensare all'atteggiamento".

Cosa ti aspetti contro il Pisa?
"Perché devo fare una partita brutta per arrivare indemoniati contro il Pisa? Siamo quartultimi, dovremmo esserlo già. Anche io sono stato al di sotto degli standard oggi, i problemi non spariscono ma dobbiamo riprendere la direzione. Ripartiamo dalle partite fatte in maniera positiva".

C'è un altro modo per affrontare la Roma?
"L'hanno trovato in pochi, io no. Volevamo andare noi nello spazio, ma non ci siamo riusciti benissimo. Serve tenere botta nei duelli e nel giro palla loro, ci eravamo riusciti altre volte. Se non sei perfetto, rischi di giocare così: ma la Roma ti mette in condizione di giocare così, è difficile. Hanno tanta qualità davanti: non mi sembra così scarsa come si dice. Serve trovare una squadra superiore nei duelli per battere Gasperini, ma non è facile".

L'episodio Ostigard-Svilar?
"Non dico la spiegazione dell'arbitro perché non farebbe una bella figura. C'era qualcuno che doveva guardarla dal monitor, per me non c'erano altre valutazioni. Non abbiamo perso per quell'episodio, ma quello che non va bene sono le spiegazioni che ci danno. Il VAR, se diventa uno strumento per dire che non si sbaglia mai, perde credibilità: un cazzotto è un cazzotto, al di là se la mano è aperta o chiusa. Sono supercazzole. Sembra che abbiano sempre ragione loro, basta pensare all'episodio della Lazio che è stato spiegato in maniera diversa da quanto visto in altri episodi. Gli episodi vanno visti per quello che sono".

La salvezza passa dal Marassi?
"Sarebbe un problema, abbiamo tante partite in trasferta. A Cagliari abbiamo fatto bene, a Udine anche. Dispiace per questa sera, ma la squadra con me ha fatto cose positive e ripartiremo. Il nostro pubblico ci dà una mano e condiziona le gare, ma pensiamo al lavoro: abbiamo fatto pochi punti negli scontri diretti. Dobbiamo fare prestazioni in casa e fuori, poi i punti arriveranno".

Cosa hai dato alla Roma per questa ovazione?
"Qualcosa di molto simile a loro: imperfezione, amore, impegno. Ho detto poche bugie per proteggere lo spogliatoio, ma per me stesso sono stato sempre diretto. Questa Curva si è svuotata solo per protesta al mio addio anticipato. Non servo io a dirlo, vado orgoglioso della mia storia: serve chiederlo ai tifosi. Io ero un buon giocatore e abbiamo vinto tante partite ma pochissimi trofei. Spero che si possa arrivare a quel livello alto, la società alle spalle c'è. Penso sia questo: un buon giocatore, che qui aveva tutto per essere felice. Mi rode il culo per essere nervoso così: avrei voluto parlarne più serenamente".

Emozionante questo ritorno?
"Questa era la prima volta che ritornavo da avversario, io l'ho vissuta in maniera normale: qualche momento toccante in settimana c'è stato. Ho letto che qualcuno ha scritto che si ricorderà sempre di quando non potrò proteggerli: mi ha fatto effetto. Sempre bello rivedere tanta gente che mi ha visto vivere qui dentro, è stata la prima volta che torno: le prossime spero che se ne parli di meno e, non vi arrabbiate, ma con un risultato diverso".

Se vuoi, posso anche uniformare solo le percentuali, o adattare il testo allo standard “conferenza stampa” Vocegiallorossa senza toccare una parola.
23.⁠48 ⁠- Termina la conferenza stampa.

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