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Gravina: "Qualificazione al mondiale è fondamentale. Abbiamo delle difficoltà, niente alibi"

Gravina: "Qualificazione al mondiale è fondamentale. Abbiamo delle difficoltà, niente alibi"TUTTO mercato WEB
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mercoledì 4 giugno 2025, 11:53Serie A
di Daniel Uccellieri
fonte Dall'inviato, Lorenzo Beccarisi

Durante la conferenza stampa di presentazione delle Finali Giovanili TIM che si svolgeranno nella Regione Lazio, è intervenuto il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Queste le sue parole: “Sono molto contento e felice di poter accogliere la Regione Lazio, con la quale stiamo consolidando un rapporto molto strutturato di stretta collaborazione e condivisione di un percorso. La Regione Lazio sta creando un connubio fondamentale tra il calcio italiano, lo sport in generale e il turismo. Oltre all’aspetto tecnico e sportivo che vivremo in questi giorni nella Regione Lazio, dove ci sarà anche la possibilità di scoprire giovani, si potranno scoprire alcune bellezze della Regione Lazio. Sono contento anche di accogliere TIM, un nostro partner storico e che condivide con noi gioie e amarezze nell’evoluzione della costruzione positiva del calcio italiano. Devo congratularmi con il nostro Settore Giovanile Scolastico, le fasi finali sono la punta terminale di un grande lavoro di fondo che è stato portato avanti nella veste tecnica e quella educativa. Voglio curare entrambi gli aspetti, specialmente la fase educativa. Da noi sono tesserati oltre 800 mila ragazzi dai 5 ai 15 ragazzi, il che significa che il 25% della popolazione italiana di quell’età è tesserata. La Federazione perciò ha un ruolo fondamentale nell’educazione dei ragazzi. Questo appuntamento sarà una vetrina per tanti giovani e uno spot che inorgoglisce la Federazione. In un momento in cui nel nostro paese si parla di valorizzazione dei giovani noi stiamo costruendo il futuro non solo del calcio, ma della società del nostro paese. Ci sentiamo responsabili di questa educazione, continuiamo a mettere quel seme nella sensibilità e nella coscienza di quei giovani per tirare fuori il meglio di loro. Ancora un grazie di cuore a TIM che ci sostiene e alla visione della Regione Lazio, giro il territorio italiano per promuovere un’industria che può sostenere il turismo, è prevista una crescita straordinaria fino al 2032 del PIL italiano in questo settore e per il calcio italiano è un onore dare questo contributo alla Regione Lazio. Sarà uno spettacolo bellissimo, l’augurio è che possa essere uno spettacolo dentro e fuori dal campo con il rispetto di tutti i principi del fair play e della dignità calcistica e umana dei giovani”.

Gravina ha poi parlato dell’appuntamento di venerdì in Norvegia, soffermandosi anche sulla decisione di Acerbi di non rispondere alla convocazione: “Non dobbiamo cercare alibi in questo momento, abbiamo un obiettivo sul quale siamo tutti concentrati. La qualificazione è fondamentale, siamo consapevoli delle difficoltà che stiamo vivendo in questo momento, non solo per qualche infortunio di troppo, ma anche per le fatiche che i campionati nazionali e internazionali hanno causato. Il momento è di difficoltà, ma ci appenderemo al grande senso di orgoglio da parte dei nostri ragazzi nel condividere l’orgoglio che ha sempre contraddistinto l’indossare la maglia della nazionale. Questo orgoglio deve generare entusiasmo in tutti i nostri tifosi, che nel 2021 hanno portato a un risultato straordinario e impensabile. Insieme dobbiamo centrare questa qualificazione che manca da un po’ di tempo. Sulla questione Acerbi non ci sono commenti, è una valutazione personale, ognuno ha il senso di appartenenza, non entro nelle valutazioni soggettive di Acerbi, posso solo esprimere il dispiacere nel non poter condividere le prestazioni di Acerbi, fermo restando che come ha già sottolineato Spalletti abbiamo calciatori che possono comunque sostituirlo. Non dobbiamo cercare alibi, le condizioni oggettive le conosciamo tutti. Se commentiamo le difficoltà ci dimentichiamo degli aspetti positivi. Bisognerà dare tutto, questo chiediamo ai ragazzi, in questo momento sono i ragazzi più pronti per la nostra nazionale”.

In chiusura Gabriele Gravina ha parlato della valorizzazione dei giovani talenti, che in questo momento stanno trovando poco spazio in Italia: “Dobbiamo sfatare un luogo comune, noi produciamo tantissimi talenti ne è la dimostrazione la prima vittoria nella storia dell’Europeo Under 17. Sotto il profilo della costruzione e della produzione del talento noi siamo primi in Europa, il problema è che per creare il Campione bisogna offrire le opportunità al talento. Ci sono tantissimi giovani di grande prospettiva che vengono emarginati, giocatori che quando entrano fanno la differenza. Non abbiamo la pazienza e il coraggio di investire su questi giovani. Ho visto giocare Yamal a 15-16 anni, aveva dei colpi ma non era quello di oggi. Per diventare il giocatore che è oggi è stato utilizzato per due anni in una squadra di assoluto livello come il Barcellona. Doué ha giocato contro noi nell’under 17 e under 19 di due anni fa e non mi sembrava ci fosse questa grande differenza, dato che i migliori giocatori del torneo sono stati due italiani. Dobbiamo avere solo più coraggio nel dare spazio a questi giovani”.

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