Italiani all'Estero - Quattro ragazzi sconosciuti ai più: Ndour non è l'unico che intriga la Juve

Dai più vecchi ai più giovani: con TMW analizziamo a fondo la presenza dei calciatori italiani all’estero e una volta tracciato il gruppo dei “nonnetti”, che tali poi non sono, tocca ai più giovani del gruppo. Tutti con una particolarità: l’Italia del calcio, ancora, non sa nulla di loro.

Sono delle scorse ore le voci di mercato che vogliono la Juventus attenta alle prestazioni di Cher Ndour. Centrocampista del 2004, cresciuto nell’Atalanta ma bresciano fino al midollo seppur di origini senegalesi (ascoltarlo per credere), due anni fa, ancora 16enne, ha lasciato Bergamo e l’Italia per imbarcarsi verso Lisbona. Destinazione Benfica, una delle migliori possibili se si tratta di costruire percorsi per giovani talenti. Adesso, stando alle notizie più recenti, c’è chi lo riporterebbe qui. Una certa Signora, appunto...

Contesto totalmente differente, invece, per gli altri tre di questo lotto. Il meno giovane, ma anche più avanti degli altri nel percorso di crescita, è nato in Olanda, a Groningen, ma le presenze nelle giovanili le ha fatte con l’Italia: è il centrocampista Luciano Valente, classe 2003 che sta iniziando ad entrare in pianta stabile nelle rotazioni con la squadra della sua città. Due anni in meno per gli altri due: il difensore Fabio Chiarodia, altro nome che secondo alcune fonti ha attirato l’attenzione degli scout juventini e tedesco di nascita e squadra (è del Werder Brema) ma che a un certo punto del settore giovanile nazionale ha preferito l’Italia; infine Matteo Minguzzi, giovane portiere nato a Montecarlo, cresciuto nel Monaco, come gli altri sconosciuto ai più ma, se in grado di crescere seguendo il giusto percorso, che per ora è fuori dall'Italia, possibile risorsa futura in ottica azzurra.