Iniesta: "Barcellona-Inter decisiva. Le partite con i nerazzurri sempre difficili ed emozionanti"

Lunga intervista rilasciata da Andres Iniesta a La Gazzetta dello Sport. Lo spagnolo ha parlato della sfida che attende il Barcellona contro l'Inter: "Quello dell'andata è stato un pessimo risultato, per le conseguenze che porta. Le gare contro l'Inter sono sempre emozionanti e difficili. Xavi arrabbiato per l'arbitraggio? Ci sono momenti in cui esprimi la tua delusione. Secondo me gli episodi sono chiari e, vista l'importanza della partita, ci sta che abbia accusato il colpo in maniera negativa. Ora è fondamentale che il Barça vinca per restare vivo nella competizione. È una partita cruciale; l'Inter ha una grande squadra e sarà difficile, spero che il Barça prenda l'iniziativa. All'Inter un pareggio potrebbe andar bene. La Champions è una competizione basata sui dettagli: se sbagli, paghi".
Forza mentale: "Visto da lontano, mi sembra che, intorno al Barcellona ci sia una certa instabilità emotiva. Le vittorie danno molto morale, ma basta una sola sconfitta per far tornare i dubbi, per abbassare l'umore generale. Penso che il Barça abbia una rosa molto completa. Il lavoro svolto da inizio stagione è ottimo, fiducia e speranza non si possono condizionare così facilmente”.
La semifinale del 2010: "Ho solo ricordi negativi, per via dell'eliminazione e perché mi sono infortunato. Non sapevo se sarei arrivato al Mondiale , quella sfida è stata una doppia delusione per me. Al ritorno ricordo l'atmosfera incredibile, il gol annullato a Bojan, la tensione. L'ho già detto, le partite con l'Inter sono incredibili, perché è una squadra che ha sempre grandi giocatori”.
Il futuro: “Rimarrò in Giappone per un altro anno e poi vedremo. Mi piacerebbe tornare al Barça, è casa mia, ma ancora non so in che veste: allenatore, direttore sportivo o qualcosa del genere. In ogni caso, la prima cosa che devo fare è allenarmi; per ora, mi vedo ancora un giocatore".
Il possibile ritorno di Messi: "Da lontano lo vedo complicato. Ma nel calcio non si sa mai".
