Inter, pochi cambi per Chivu: stesso sistema di gioco e stessi uomini ma piccole variazioni

Cambiare ma non troppo. L’Inter di Chivu si sta ancora “trasformando”. Certamente con la guida di Simone Inzaghi la squadra aveva una sua fisionomia e una sua identità e ora, con l’avvento dell’ex difensore nerazzurro, ha subito una piccola metamorfosi. Dall’arrivo sulla panchina del club di viale della Liberazione, il mister ha cambiato assetto tattico ma il nuovo sistema non è decollato. La formula con i due trequartisti non ha dato grandissime risposte così da tornare di nuovo sullo schema che la squadra conosce bene, ovvero il 3-5-2.
Non c’è ancora una differenza netta fra i due modi di giocare anche se, sottolinea il quotidiano sportivo, ci sono già i primi segnali come per esempio il pressing più costante e meno palleggio e costrizione dal fondo. I piccoli aggiustamenti riguardano anche l’arrivare sul fondo ed effettuare il traversone.
Pochi cambi anche per quanto riguarda gli effettivi, eccetto per gli innesti sul mercato. C’è infatti Akanji al posto di Pavard nella retroguardia con Acerbi e Bastoni a completare il pacchetto. A centrocampo si punta sempre sulla triade formata da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan con Sucic come jolly. In attacco, neanche a dirlo, Lautaro e Thuram sono le certezze ma ultimamente sia Bonny che Pio Esposito hanno trovato più spazio.
