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Juve, vittoria al cardiopalma a Roma. I cambi e le mani di Szczesny valgono tre punti d’oro

Juve, vittoria al cardiopalma a Roma. I cambi e le mani di Szczesny valgono tre punti d’oroTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 10 gennaio 2022, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

Queste possono essere le partite della svolta, almeno ciò è quanto si augura tutta la Juventus dopo la serata da cuori forti di Roma. Madama strappa una vittoria che, dopo un’ora di gioco, pareva insperata a causa del doppio k.o. tecnico giallorosso firmato Mkhitaryan prima e Pellegrini poi. Ma la voglia di ritornare a galla s’è palesata fortemente tra le fila bianconere che, così, hanno superato 4-3 la squadra di Mourinho. Per la gioia, fra gli altri, del vice di Allegri (squalificato) Marco Landucci sedutosi sulla panchina juventina: “Quando si vince è tutto molto più bello. Perdevamo 3-1, il gol di Locatelli ci ha dato entusiasmo, da lì siamo ripartiti e siamo riusciti a ribaltarla. Abbiamo dimostrato di avere carattere e questa è la cosa più importante. Ce lo siamo detti prima della partita e l'abbiamo fatto”.

Dentro Arthur e Morata: fortuna, coraggio ma anche maggior qualità.
Serviva un po’ di fortuna ma anche il coraggio di crederci. Quando tutto sembrava perso la giocata di Morata e la zuccata di Locatelli hanno svoltato la serata romana della Juventus. Poco prima, dopo un’ora piuttosto densa di difficoltà, la scelta di Landucci: dentro Morata e Arthur, fuori Kean e Bentancur. E la combinazione Locatelli-Arthur ha offerto maggior qualità, e sicurezze, col pallone tra i piedi ma anche l’opportunità per l’ex Sassuolo di sganciarsi in avanti. Da lì la rete che ha riacceso la spina. Poi un altro cambio, forzato per l’infortunio di Chiesa (che preoccupa non poco, oggi gli esami al ginocchio sinistro), quello di Kulusevski ha regalato il pareggio. Il gol vittoria l’ha firmato invece Mattia De Sciglio con un inserimento in area di rigore e un destro potente che non ha lasciato scampo a Rui Patricio. Ha aperto la morbidezza di Dybala, ha chiuso la potenza di De Sciglio.

E Szczesny lascia ancora il segno contro la sua ex squadra.
La rete del 4-3 non ha chiuso però i giochi, perché alla Juve per strappare la vittoria è servito far soffrire ancora una volta i suoi tifosi. Mani di De Ligt, rigore ed espulsione (l’olandese, come il diffidato e ammonito Cuadrado, salterà la finale di Supercoppa italiana contro l’Inter di mercoledì). Qui Szczesny ha messo di nuovo le mani sulla vittoria: ipnotizzato Pellegrini e porta chiusa alla sua ex squadra. All’andata Veretout, al ritorno Pellegrini: sei punti per la Juve, due penalty parati dal numero 1. "Fa sempre piacere ma ho fatto di tutto per non pararlo, - ha raccontato Szczesny, - ho anticipato troppo il momento di spinta ma sono stato fortunato. Il nostro percorso? Manca un po' di DNA Juventus, i risultati non arrivano a caso. Bisogna però dare tempo ai nuovi di abituarsi alla realtà. Dobbiamo essere la migliore squadra d'Italia e oggi non lo siamo ma sono convinto che ci arriveremo”. Un passo al volta, quello di ieri sera deve essere pesante come un macigno.

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