Lecce, il dramma della scomparsa di Fiorita. Il calcio passa in secondo piano

Una tragedia immane quella che ha colpito il Lecce lo scorso giovedì. La scomparsa improvvisa di Graziano Fiorita ha lasciato la squadra e l'intero ambiente nello sgomento, facendo passare in secondo piano ogni aspetto legato alla competizione calcistica.
Ore surreali
Il dramma si è sviluppato giovedì mattina, quando è stato ritrovato il corpo senza vita del fisioterapista nella sua camera dell'albergo di Coccaglio, in provincia di Brescia, dove Fiorita si trovava in ritiro assieme al resto della squadra. Dolore e incredulità dinanzi alla perdita di un personaggio importante dello spogliatoio, che al Lecce aveva indissolubilmente legato la sua vita, avendo lavorato con la società per oltre vent'anni ed essendo una figura di riferimento per tutti, un fratello maggiore per i calciatori e per tutti coloro che orbitavano attorno alla squadra.
Il rinvio della partita
Il Lecce è rientrato con un volo charter giovedì sera e venerdì ha deciso di non allenarsi. La partita, intanto, è stata rinviata da venerdì a domenica sera alle 20:45. Una decisione che ha trovato il dissenso del club giallorosso, che avrebbe preferito un'altra data per avere più tempo per elaborare il lutto. I giallorossi torneranno in campo questa mattina per un allenamento al "Via del Mare" e poi dovrebbero ripartire nuovamente alla volta di Bergamo.
Il calcio in secondo piano
Il condizionale è d'obbligo, perché il Lecce non vorrebbe scendere in campo. La tragedia che ha colpito il club ha fatto ovviamente passare in secondo piano tutti i discorsi legati all'aspetto tecnico della partita. Non c'è la voglia e non c'è lo spirito per parlare di calcio di fronte alla scomparsa di una figura così importante per tutto l'ambiente. Le parole non sono sufficienti per descrivere lo stato d'animo di una squadra smarrita, che in queste ore sta affrontando il vuoto incolmabile lasciato dalla scomparsa di Fiorita.
