Il primo round va al PSG. Arsenal battuto in casa, Dembele e Donnarumma mattatori

Il sogno di Luis Enrique e del suo Paris Saint-Germain è a un passo. La vittoria per 1-0 all'Emirates nell'andata delle semifinali di Champions League è un tesoro da custodire preziosamente in vista del ritorno. Un vantaggio minimo ma importantissimo, acquisito grazie alla rete del calciatore che più di tutti incarna il nuovo corso dei parigini: Ousmane Dembélé, l'uomo dei 33 gol stagionali, colui che ha raccolto l'eredità di Mbappé e che il tecnico asturiano ha pazientemente aspettato. Bastone e carota: l'ex Barcellona non era in campo sette mesi fa, nella sconfitta per 2-0 nella fase campionato, per motivi disciplinari. Oggi è il trascinatore di un gruppo giovane e affamato, senza più prime donne.
Insieme a lui ha brillato la stella di Joao Neves, centrocampista classe 2004 con la personalità di un veterano, ma anche un giocatore troppe volte criticato: Gianluigi Donnarumma, autore di almeno due parate determinanti.
L'Arsenal mastica amaro per una prestazione al di sotto delle aspettative: i ragazzi di Arteta non sono riusciti a dare continuità agli attacchi e spesso hanno sofferto il palleggio e l'intensità dei parigini, più bravi nei momenti decisivi del match. Merino, cme spesso è accaduto di recente, è stato il più pericoloso ma le assenze ovviamente penalizzano i Gunners. Il punteggio, fortunatamente per loro, è ancora in bilico e ci sono altri 90' - almeno - per provare a ribaltare la situazione. Al Parc des Princes sarà battaglia.
