Napoli-Barcellona 2-4, le pagelle: Rrahmani il peggiore dei suoi, Xavi supera Spalletti

NAPOLI-BARCELLONA 2-4
(23’ Insigne, 87’ Politano; 8’ Jordi Alba, 13’ De Jong, 45’ Piqué, 59’ Aubameyang).
Risultato aggregato: 3-5.
NAPOLI - A cura di Ivan Cardia
Meret 5,5 - Perché la sufficienza è merce rara, anche in una serata così. Preso di mira dagli avversari, non riesce a opporvisi pur senza avere particolari responsabilità.
Di Lorenzo 5 - Con il collega qui sotto legge male i movimenti da fare sul gol del raddoppio, quello che mette in discesa la serata del Barça. Ferran non fa danni, ma fa male. Passo indietro rispetto alla prestazione maiuscola del Camp Nou.
Rrahmani 4,5 - Goffo il rinvio sul 2-0, ma soprattutto l’incomprensione con di Lorenzo che apre una prateria a De Jong. Tante immagini sfocate a formare il collage di una serata nera.
Koulibaly 5,5 - Temerarie e infruttuose le sgroppate offensive, quantomeno segnale di personalità. Non c’è nulla che abbia funzionato, questa sera, nella difesa del Napoli. Neanche lui
Mario Rui 5 - Preferito questa volta da Spalletti, come a voler dire di non temere la fisicità di Adama. Forse era meglio avere un po’ di paura in più. Un gran bel segnale, per il futuro, la pressione per il gol finale.
Demme 5 - A scuola di centrocampo dal professor Busquets, rimane negli spogliatoi sull’altare di una rimonta che non arriva. (Dal 46’ Politano 6 - È mancato, nelle ultime uscite, alla squadra. Non dà la scossa, il gol arriva tardi e serve solo a rendere meno pesante la sconfitta).
Fabian 5 - Tanto era piaciuto all’andata, tanto risulta evanescente in questo ritorno. Come Demme, più di Demme: una serata a lezione. (Dal 74’ Mertens 5,5 - Entra troppo tardi per dare una sveglia alla squadra).
Elmas 5 - L’uomo ovunque, a tal punto da non capire in quale posizione abbia giocato. Tutto troppo poco, come tutti.
Zielinski 5 - Si nasconde tra le linee, come all’andata. Questa volta, più a danno dei compagni di squadra che degli avversari. (Dal 74’ Ounas 5,5 - Non incide sulla storia di una partita che è bella e finita quando entra).
Insigne 5,5 - Sbaglia il corner che lancia il Barça, manda Osimhen a conquistarsi il rigore e lo trasforma. Il Maradona lo saluta tra i fischi, ingenerosi perché non è stato comunque il peggiore in campo, nella sua ultima serata europea da capitano del Napoli. (Dall’82’ Petagna s.v.).
Osimhen 6,5 - Nei momenti belli e in quelli brutti, è a lui che il Napoli si appoggia e si affida. Bene il penalty conquistato, meno alcuni movimenti: quando attacca la profondità, mette in difficoltà Piqué. Quando s’allarga in cerca di spazi già occupati, toglie aria ai suoi. Comunque il migliore, e di tanto. (Dal 74’ Ghoulam -)
Spalletti 5 - L’approccio del suo Napoli è di quelli da dimenticare: se il tabellone avesse segnalato il 4-0 del Barça dopo venti minuti non ci sarebbe stato molto da ridire. Prova a smuoverla con i cambi, alla fine s’arrende e pensa al campionato: giusto così, contro un avversario che è stato semplicemente più forte, ma l’ultimo atto europeo poteva/doveva essere migliore.
BARCELLONA - A cura di Pierpaolo Matrone
Ter Stegen 5,5 - Un'ingenuità grossa quella con cui causa il rigore che riporta in partita il Napoli: inutile uscire lì contro uno come Osimhen.
Dest 6,5 - Con la sua velocità riesce a contenere Insigne, senza lasciarlo andare mai. E ha la qualità giusta per disimpegnarsi bene quand'è pressato.
Piqué 7,5 - Provvidenziale una chiusura su Osimhen, da difensore d'altra categoria. Sorprendente il gol: sombrerito col destro, sinistro al volo all'angolo. Una notte da vecchio Piqué.
Araujo 6 - Un paio di scivolamenti sbagliati in avvio, ma regge bene nel duello con Osimhen.
Alba 7 - Arriva sempre prima di Elmas, andando a chiudere coi tempi giusti. Tempi ancor più giusti quelli dell'accompagnamento a Traoré nel contropiede che gli vale il gol e la nomination a migliore in campo.
Pedri 6,5 - E' del 2002, e nella freschezza atletica te ne accorgi. Ma se guardi la testa, le giocate, la leadership, pare un '92. E' già tra i top del ruolo. Dal 75' Nico Gonzalez
Busquets 7 - Gestisce bene ogni situazione, anche quella più complessa. Uno di quelli a cui, oltre il pallone, gli affideresti la vita. Il professor Sergio. Dal 62' Gavi 6 - Entra a fare accademia. Ci starebbe benissimo, in accademia, con la sua eleganza.
De Jong 7 - Di sciabola o di fioretto, ma il risultato lo porta sempre a casa. Il destro a giro, sul gol, vale il prezzo del biglietto.
Traoré 6,5 - Qualche errore tecnico lo commette, ma ci sta, visto che va al doppio degli altri. Mette lo zampino in tante azioni blaugrana. Dal 75' Dembele s.v.
Aubameyang 7 - Ci prova una, due, tre volte. Il tempo di scaldare il piede. Poi trova il sette con un destro perfetto. Dopo Valencia, altra prova importante. Dal 75' de Jong s.v.
Torres 6 - Ogni volta che gli arriva la palla, calcia. E puntualmente non centra lo specchio. E' un pericolo, sia chiaro, ma deve cominciare a vedere di più la porta. Dall'82' Puig s.v.
Xavi Hernandez 7,5 - Prova-capolavoro. Riconquistando il pallone sempre in alto, il Barcellona colleziona occasioni a gogo. Quattro gol, potevano esserne il doppio. All'andata avevamo detto che il problema era la precisione, non ci smentiamo: lo è. Ma stavolta il gioco è perfetto, l'avversario più debole, e la mole enorme. Bravo.
