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Salernitana, la rassegnazione di Liverani e i 15mila per una squadra ultima a -11

Salernitana, la rassegnazione di Liverani e i 15mila per una squadra ultima a -11TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
sabato 16 marzo 2024, 09:00Serie A
di Luca Esposito

Negli ambienti del tifo granata, si sta parlando tanto delle dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa dal tecnico Fabio Liverani. Sia dagli atteggiamenti, sia dal tono della voce, sia dalle risposte, traspariva chiaramente la rassegnazione e l'amarezza di un allenatore che, per sua stessa ammissione, non è riuscito a trovare la chiave giusta per far breccia nel cuore di "un gruppo che non è mai diventato squadra" e nel quale "non c'è un noi". Il pubblico è deluso e ha esortato la società a prendere posizione. "Se il mister è il primo che non ci crede, cosa possiamo aspettarci oggi dalla squadra?" in estrema sintesi il quesito della tifoseria organizzata. Il -11 dalla zona salvezza impone chiarezza e consapevolezza, ovviamente. La proprietà, il tecnico, la dirigenza, la piazza e i calciatori sanno benissimo che la Salernitana ha un piede e mezzo in serie B e che solo la matematica tiene in vita la Bersagliera. Sotto questo aspetto un'operazione verità è più apprezzabile rispetto alle dichiarazioni "copia e incolla" che spesso si ascoltano quando si intervistano i protagonisti.

Tuttavia parlare pubblicamente di "stagione ormai compromessa", "settimana difficile", "tanti problemi che hanno condizionato il percorso. Quando sono arrivato ero convinto si potesse far bene, ma le cose le capisci solo vivendole nel quotidiano" fa riflettere e sa di resa. In effetti non sono stati giorni sereni all'interno dello spogliatoio, in parte non felicissimo della scelta dei Iervolino di mandare tutti in ritiro punitivo per tutta la settimana. "Per noi non è ancora finita, sbaglia chi vuole gettare la spugna. Ci sono 30 punti in palio, speriamo di poter dare un segnale e di accorciare le distanze. Le potenzialità ci sono, siamo delusi per gli atteggiamenti e per l'assenza di spirito di gruppo" la versione ufficiale della società che, in serata, potrebbe richiamare alla base Filippo Inzaghi qualora non si portasse a casa la vittoria. E, a quel punto, sarebbe inevitabile anche l'addio con il direttore generale Walter Sabatini. Il mercato invernale è stato disastroso e dispendioso, la sensazione è che Iervolino e i suoi collaboratori siano tutt'altro che soddisfatti. Circolano i nomi di Taibi e Foggia, due dirigenti che hanno già fatto bene in B e che scelsero proprio Inzaghi per guidare Reggina e Benevento.

L'unica nota lieta di questa giornata è rappresentata dal pubblico. Nonostante la quasi certa retrocessione, la crisi economica generale, l'orario scomodo per i commercianti e le parole dell'allenatore, saranno in oltre 15mila all'Arechi, con tanti giovani delle scuole e delle scuole calcio posizionati nei distinti. "Andrò avanti solo se sentirò l'appoggio e la spinta della tifoseria" ha detto Iervolino rispetto alle voci di un disimpegno. Tuttavia è proprio la componente tifo l'unica a non aver tradito le attese, con una media di 20mila spettatori per le gare casalinghe, duemila in campo esterno e nessuna contestazione. Un salto di maturità importante e un attaccamento alla maglia tale da meritare la promessa di una pronta risalita. Certo, se poi oggi si vincesse e si andasse a -8...

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