Tra la Fiorentina e Pioli si mette di mezzo la Nazionale, ma i viola restano in vantaggio

Nel terremoto che si è abbattuto sull’Italia, una scossa di assestamento ha interessato anche la Fiorentina, ancora alla ricerca di una guida tecnica che possa insediarsi nel posto che Raffaele Palladino ha ormai lasciato vacante da circa due settimane. In un’indagine che farebbe invidia al capolavoro di Bryan Singer ‘I Soliti Sospetti’, i dirigenti gigliati sembrano aver individuato il prescelto in Stefano Pioli. Ma se già la trattativa con l’Al Nassr procede senza non poche difficoltà, adesso si è messa di traverso anche la Nazionale italiana.
Pioli in lizza per il ruolo di CT
Ieri pomeriggio, in conferenza stampa, Luciano Spalletti ha confermato che verrà sollevato dal ruolo di Commissario Tecnico degli Azzurri al termine della gara di questa sera contro la Moldavia. Una decisione che ha lasciato un enorme punto interrogativo sulla figura che avrà il compito di guidare una Nazionale in profonda crisi alle prossime sfide valide per la qualificazione ai Mondiali che si terranno tra circa un anno tra Canada, Stati Uniti e Messico. Un appuntamento a cui l’Italia non può proprio mancare. Al momento i favori dei pronostici si concentrano soprattutto su due figure. La prima, la preferita, è quella di Claudio Ranieri. L’altra è proprio Stefano Pioli.
La Fiorentina resta in vantaggio
Detto ciò, la Fiorentina è forte di un parziale accordo verbale raggiunto ormai da qualche giorno con il tecnico parmigiano, il quale non dovrebbe venire meno all’impegno preso con i viola. Dopo l’esperienza avuta nella squadra di Cristiano Ronaldo, Pioli gradirebbe un ritorno in Italia, in particolar modo a Firenze, città a cui è rimasto suo malgrado legato anche per il dramma vissuto in prima persona con la scomparsa di Davide Astori. Ciò che però finora non ha sbloccato la trattativa è la burocrazia legata alla tassazione. Infatti, se Pioli non resterà in Arabia Saudita almeno fino a luglio riceverà una tassazione sul proprio stipendio pari a quella italiana, ben superiore rispetto a quella saudita. Una scelta che farebbe perdere al tecnico diversi milioni di euro.
Le alternative
E se alla fine Pioli dovesse accettare la chiamata di Gravina e allenare l’Italia? È una domanda che tanti tifosi viola, a ragione, si stanno facendo. Le alternative ormai sono piuttosto esigue, dato che tra le proverbiali big soltanto la Fiorentina ha ancora la casella allenatore scoperta. Ci sarebbero i giovani Farioli, Thiago Motta e Gilardino. Tre identikit che, per motivi diversi, al momento non sembrano rappresentare una strada percorribile. A Firenze qualcuno ha già iniziato a sognare proprio un percorso inverso di Luciano Spalletti. Ma questa strada sembra ancor più impervia.
