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Juve Stabia, Confente: "Ripetersi in B sarà difficile, ma non impossibile. Abate grande tecnico"TUTTO mercato WEB
ieri alle 21:34Serie B
di Daniel Uccellieri
fonte Da Arezzo, Dimitri Conti

Juve Stabia, Confente: "Ripetersi in B sarà difficile, ma non impossibile. Abate grande tecnico"

Alessandro Confente, portiere della Juve Stabia, è stato intervistato da TMW a margine della XIV edizione del Gran Galà del Calcio. La Juve Stabia sta cercando di confermarsi su un livello alto di Serie B, dopo che l’anno scorso ha sognato a lungo e si è giocata traguardi impensabili. Come vive l’ambiente questo desiderio di conferma? "Intanto sognare non costa niente. È normale che dopo il campionato che i ragazzi hanno fatto l’anno scorso ripetersi sia difficile, ma non impossibile. Ed è giusto crederci. Chiaramente partiamo dal dovere di salvarci, di mantenere la categoria, perché questa è la cosa principale che la Juve Stabia deve fare e pensare. Ma senza precluderci un obiettivo diverso, magari più alto, inseguendo quello che abbiamo sfiorato l’anno scorso". L’anno scorso avete avuto un condottiero come Pagliuca, diventato un punto di riferimento per tanti giovani. Ora è arrivato Abate: come ti trovi con lui? "Mi trovo benissimo. È un allenatore giovane e proprio per questo molto vicino al gruppo, ci capisce e sa di cosa abbiamo bisogno. Per me è molto preparato, sia tatticamente che tecnicamente, e sono contento di averlo come mister e di avere la fortuna di essere allenato da lui". Come sei arrivato alla Juve Stabia e quali sono le tue prospettive personali? "L’arrivo è stato molto veloce. Avevo appena finito il campionato con il Vicenza e il direttore Lovisa.che ci tengo tantissimo a ringraziare perché ha avuto una fiducia incredibile nei miei confronti, mi ha chiamato dicendomi che era interessato e voleva chiudere il prima possibile. In una settimana abbiamo definito tutto. Sono contento, perché era proprio quello che volevo. A livello personale, il mio obiettivo oggi è confermarmi in questa categoria, perché è la prima volta che gioco in Serie B. Era un sogno che inseguivo da tanto. Non è finita qui, ma adesso voglio consolidarmi e crescere. A livello di squadra, come dicevo prima, dobbiamo salvarci il prima possibile e poi cercare di raggiungere obiettivi più grandi". Ti porto un esempio: Paleari, portiere che non è più giovanissimo ma si è affermato nel tempo fino a diventare titolare al Torino. È una storia che può rappresentare uno stimolo anche per te? "Penso che ci siano tanti casi simili in Italia di portieri esplosi quasi per caso. Lo stesso Donnarumma ha avuto la sua occasione per un infortunio, Buffon idem. Il nostro è un ruolo particolare: ci sono sempre gerarchie, ma non è detto che siano fisse. Paleari, che per me è un portiere fortissimo, ha dimostrato il suo valore dopo tanti campionati da titolare. Quando ha fatto una scelta consapevole di aspettare, non ha mollato: ha continuato a lavorare in silenzio, finché è arrivato il suo momento. E ha dimostrato che ci sa stare alla grande. Sono contentissimo per lui, anche perché ci siamo sentiti quest’estate, per caso. Un esempio? Assolutamente. Lui come tanti altri, ma sono davvero contento per quello che sta ottenendo perché se lo merita".